Nuovo stop Magistrati al dl Albania, Governo va avanti e attacca
Sui centri in Albania "nessuna marcia indietro, si va avanti". Questa la linea del governo dopo il nuovo stop ai trattenimenti arrivato dal Tribunale di Catania.In mattinata, al termine della visita al Villaggio Difesa al Circo Massimo, Giorgia Meloni risponde con una battuta - ma che cela insofferenza - al cronista che ipotizza il "flop" dell'intesa con Tirana: "Ancora? Avete una fissazione...", taglia corto infilandosi in macchina. (Tiscali Notizie)
Su altri giornali
“Mi auguro che non accada” il ripetersi di decisioni come quella del Tribunale di Roma che non ha convalidato il trattenimento dei migranti all’interno del Cpr in Albania. Con queste parole il 21 ottobre il guardasigilli Carlo Nordio spiegava la ratio con cui il governo ha varato un decreto legge per inserire l’elenco dei Paesi sicuri non più in un decreto interministeriale ma in una norma primaria, che “il giudice non può disapplicare: se la ritiene incostituzionale può fare ricorso alla Consulta”. (LA NOTIZIA)
Nel giorno in cui è stato effettuato un primo trasbordo di migranti sulla nave Libra della Marina militare, arrivata in mattinata a Sud di Lampedusa e destinata a tornare in Albania con le persone soccorse in mare e ritenute in possesso dei requisiti per il trasferimento, le tensioni tra Governo e magistratura ripartono da Catania, il tribunale che un anno fa aveva visto divampare lo scontro tra la giudice Iolanda Apostolico e l’Esecutivo sempre in materia di immigrazione. (Il Sole 24 ORE)
Una lista di paesi sicuri «non esime il giudice all'obbligo di una verifica della compatibilità» di tale «designazione con il diritto dell'Unione europea» e «in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani» che «investono le libertà di un ordinamento democratico». (Corriere della Sera)
La situazione socio-politica, benché non si ravvisino situazioni di violenza indiscriminata derivante da conflitto armato, risulta gravemente deteriorata. Così scriveva l’anno scorso Massimo Escher, il presidente della sezione Protezione internazionale del Tribunale di Catania che oggi ha deciso di non rimandare in Egitto un richiedente asilo sbarcato a Pozzallo, impugnando di fatto il decreto sui «Paesi sicuri» stilato l’altro giorno da Palazzo Chigi. (il Giornale)
Ancora una volta, i giudici hanno ignorato la legge e hanno proceduto con l'interpretazione, invece che con la sua applicazione. Il giudice sostiene che la lista trasformata in decreto " non esime il giudice all'obbligo di una verifica della compatibilità con il diritto dell'Unione europea ". (il Giornale)
Il decreto legge sui «paesi sicuri» è finito in fuori gioco alla prima azione d’attacco: ieri il tribunale di Catania lo ha disapplicato, liberando cinque richiedenti asilo di Egitto e Bangladesh dal centro di Modica. (il manifesto)