Ucraina, quale pace con Trump presidente Usa? Perdite territoriali, zona smilitarizzata e futura sicurezza di Kiev: i nodi in fondo alla guerra
In campagna elettorale Donald Trump ha più volte ripetuto: “Farò finire la guerra in Ucraina in 24 ore”. Non ha però mai detto come. Una serie di dichiarazioni – sue, del suo vice JD Vance, di suoi collaboratori – lasciano comunque pochi dubbi su quanto avverrà nei prossimi mesi. L’Ucraina sarà costretta al tavolo dei negoziati. Le perdite territoriali sinora subite da Kiev verranno sancite. Il tema vero, su cui al momento permangono molti dubbi, è quanto avverrà dopo l’accordo sulla fine della guerra. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
La vantata imprevedibilità del presidente Trump sarà un bene o un male, e per chi? (L'Opinione)
Donald Trump sta probabilmente ricorrendo a un approccio di ambiguità strategica sulla crisi ucraina. E a confermarlo sembrerebbero stare i discorsi recentemente pronunciati da Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. (Panorama)
Stato ucraino "liquidato" e territorio diviso in tre parti: questa la previsione di Mosca in un documento preparato dal ministero della Difesa russo. Si tratta di un documento che analizza la situazione militare e politica nel mondo fino al 2045. (Liberoquotidiano.it)
– Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha appena autorizzato Kiev a colpire sul territorio russo con missili a lungo raggio americani, e le ha anche fornito mine antiuomo. Poi il capo del Cremlino, a sorpresa, ha parlato alla Nazione, parlando di guerra globale ed intensificando la minaccia nucleare. (Il Faro online)
La decisione – che rafforzerà le difese di Kiev contro l’avanzata delle truppe russe e nordcoreane nell’est – ha però suscitato critiche da parte dei gruppi per il controllo degli armamenti. (ISPI)
In questi giorni a Mosca sta girando molto una scenetta presa da un programma comico in onda su un canale nazionale. Adesso che i principali contendenti hanno entrambi mostrato i muscoli, si potrebbe finalmente parlare di diplomazia. (Corriere della Sera)