Luca Zaia, il conto spiato da Vincenzo Coviello: «Spiace che non si vedano i mutui. Un Paese che ci sorprende sempre, ma in negativo»

«A me spiace che nel conto corrente non si vedano i mutui, almeno avevano un quadro generale delle attività e delle passività. Al di là delle batture, è un paese che ci sorprende sempre, ma in negativo». Ironizza così il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, parlando oggi, 11 ottobre, a Padova, anche dell'indagine barese sui conti correnti spiati che lo vede coinvolto come vittima. «Pensare che ci sia una persona, da quel che ho capito, che fa seimila accessi vuol dire che i sistemi di controllo permettono di farli, in generale - ha aggiunto il presidente Zaia -. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

È accusato di aver consultato senza autorizzazione i dati di 3.572 clienti in 679 filiali del gruppo: tra questi Giorgia Meloni, la sorella Arianna, ma anche molti altri politici, sportivi, conduttori. (Fanpage.it)

Le normative vigenti permettono sia all’Agenzia delle Entrate che agli istituti di credito di consultare le informazioni contenute nei conti correnti. Per il Fisco tali verifiche permettono di accertare la veridicità dei dati in sede di dichiarazione dei redditi, ma il contribuente è tenuto a dare spiegazioni valide anche sui movimenti di denaro che avvengono sul proprio conto, come ha stabilito di recente la Corte di Cassazione. (Sky Tg24 )

Casa e lavoro. Chi lo conosceva «Un gran lavorator… (La Stampa)

Chi è Vincenzo Coviello, il bancario che spiava i conti di Giorgia e Arianna Meloni: «Ho agito da solo, pura curiosità»

Il vicepremier dopo l'arresto a Bari di un ex dipendente di Intesa Sanpaolo che avrebbe effettuato accessi abusivi ai conti di politici e vip (LAPRESSE)

Conti correnti spiati, cosa succede in Italia L’Agenzia delle Entrate può controllare il conto corrente dei contribuenti per verificare la correttezza delle dichiarazioni dei redditi in caso di sospetta evasione fiscale. (ilmessaggero.it)

E ancora i governatori Michele Emiliano (Puglia) e Luca Zaia (Veneto), il procuratore di Trani Renato Nitti e il capo della Dna Giovanni Melillo, entrambi pugliesi. E pugliese, del resto, è anche l’ex dipendente di Intesa Sanpaolo indagato per gli accessi abusivi — oltre seimila — ai conti correnti di vip, politici, ufficiali dell’Arma e della Finanza, giornalisti (come Andrea Giambruno, ex compagno della premier) e altri personaggi pubblici. (Corriere della Sera)