Vermiglio (2024) di Maura Delpero - Recensione

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A cinque anni di distanza dall’opera d’esordio Maternal la quarantottenne regista bolzanina Maura Delpero torna alla regia con Vermiglio, ambizioso racconto di una famiglia in uno sperduto villaggio sulle Alpi Retiche a cavallo della fine della seconda guerra mondiale. Un lavoro che guarda al cinema contemplativo di Ermanno Olmi e cerca di narrare i desideri e le frustrazioni di un mondo dimenticato. (quinlan.it)

Ne parlano anche altri giornali

A Venezia presentato "Vermiglio", un mondo antico alla fine della guerra 03 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Secondo film italiano in Concorso, “Vermiglio” di Maura Delpero racconta l’ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia di montagna che accoglie un soldato rifugiato e, come per un paradosso del destino, perde la pace nel momento in cui il mondo ritrova la propria, dopo la Liberazione. (La Nuova Venezia)

– Un paesino di montagna del Trentino, in Val di Sole, nell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale. È il secondo film italiano in concorso a Venezia, passato ieri, ed è il secondo film da regista di Maura Delpero, che con il film d’esordio, Maternal, aveva ricevuto una menzione speciale al festival di Locarno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Gli uomini più anziani li criticano e gli danno de vigliacchi ma la guerra la vivono da lontano. Il rumore delle armi risuona nel rombo dell’aereo che i bambini chiamano Pippo, nel vuoto degli uomini partiti al fronte, fra le lettere che non arrivano e nel ritorno di chi è scappato per non farsi ammazzare dai tedeschi come quei due soldati, uno del paese e l’altro suo amico che lo salvato siciliano, che vivono nascosti. (il manifesto)

Ricorda il cinema di Ermanno Olmi "Vermiglio", il film di Maura Delpero presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. E' ambientato fra le montagna della Val di Susa e racconta l'ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia che, con l'arrivo di un soldato rifugiato, perde la pace proprio nel momento in cui il mondo ritrova la propria. (il Dolomiti)

Tutto rigorosamente in dialetto. Quattro stagionI nella vita di una famiglia numerosa a cavallo della fine della Seconda Guerra Mondiale in un paesino della Val di Sole, Vermiglio. (Corriere della Sera)