L’Iran: «Su Cecilia Sala è stata aperta un’inchiesta», ma nessuno conosce le accuse
La visita-lampo di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago da Donald Trump, ha scritto il Financial Times, avviene in un momento in cui la premier italiana affronta «la sfida diplomatica più dura da quando ha assunto l'incarico». La sua iniziativa non è stata l’unica. Le interlocuzioni, ha scritto l’ANSA, come sempre avviene in questi casi, hanno molteplici piani. Alcuni dei quali restano ovviamente coperti. Paradossalmente, però, l’intervento in prima persona di Meloni testimonia la delicatezza della questione. (Corriere del Ticino)
Ne parlano anche altre testate
CASO CECILIA SALA, L’IRAN CAMBIA VERSIONE: L’ARRESTO NON HA “NULLA A CHE FARE” CON LA CATTURA DI ABEDINI SU RICHIESTA USA. SERVIZI SEGRETI ITALIANI, BELLONI SI DIMETTE. (Il Fatto Quotidiano)
– L'arresto della giornalista Cecillia Sala non ha legami con l'arresto in Italia del cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi su mandato americano, per l'accusa di esportazione di tecnologia sensibile statunitense in Iran e violazione delle sanzioni statunitensi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il caso di Cecilia Sala è oggetto di inchiesta e nulla ha a che fare con quello di Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano arrestato a Malpensa su mandato Usa per l'accusa di esportazione di tecnologia sensibile statunitense in Iran e violazione delle sanzioni statunitensi. (L'Unione Sarda.it)
L’inchiesta su Cecilia Sala L’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala, avvenuto il 19 dicembre a Teheran, continua a destare preoccupazione a livello internazionale. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha confermato che la Sala è detenuta per presunta “violazione delle leggi della Repubblica Islamica”, aggiungendo che ulteriori dettagli saranno forniti dalla magistratura iraniana. (Virgilio Notizie)
L'arresto della giornalista Cecilia Sala non ha legami con l'arresto in Italia del cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi su mandato americano, per l'accusa di esportazione di tecnologia sensibile statunitense in Iran e violazione delle sanzioni statunitensi: lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«Ci auguriamo che la questione della giornalista venga risolta rapidamente», ha aggiunto la portavoce. Negli scorsi giorni la premier Giorgia Meloni aveva fatto visita al neo eletto presidente americano Donald Trump anche per cercare un appoggio sulle trattative per riportare la reporter in Italia . (La Stampa)