Omicidio dei fidanzati, ecco perché Valentina Boscaro è stata scarcerata

Omicidio dei fidanzati, ecco perché Valentina Boscaro è stata scarcerata
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Il Mattino di Padova INTERNO

«Il tribunale del Riesame di Venezia sostituisce la misura cautelare in carcere, attualmente in essere, con quella degli arresti domiciliari da eseguirsi a Padova con applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico non appena disponibile. Dispone l’immediata scarcerazione di Valentina Boscaro prescrivendo che la predetta raggiunga il luogo di detenzione domiciliare, senza scorta, nel più bre… (Il Mattino di Padova)

Ne parlano anche altre testate

E' stata scarcerata e sconterà la pena agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico, Valentina Boscaro, 32 anni, condannata a 20 anni in secondo grado a giugno per l'omicidio del fidanzato, Mattia Caruso. (Oggi Treviso)

Ma che razza di giustizia è? Spero che sia una decisione provvisoria perché è inaccettabile». La notizia l’ha appena saputa: a telefonarle una delle legali di parte civile, l’avvocata Franc… (Il Mattino di Padova)

Il processo La famiglia di Mattia Caruso: "Un vero colpo" (Virgilio Notizie)

Accoltellò a morte il compagno, condannata a 20 anni in appello va ai domiciliari per stare con la figlia

Valentina Boscaro, 32 anni, condannata a 20 anni per l'omicidio del fidanzato Mattia Caruso, è stata scarcerata e sconterà la pena agli arresti domiciliari, munita di braccialetto elettronico. La scarcerazione è stata concessa per consentirle di accudire la figlia, ma la donna sarà sottoposta a rigide restrizioni: non potrà utilizzare dispositivi elettronici come smartphone o computer, e potrà comunicare solo con i familiari più stretti. (ilmessaggero.it)

E’ stata la Corte di cassazione a inviare gli atti su istanza dei difensori. – Valentina Boscaro, condannata a 20 anni in secondo grado per l’omicidio del fidanzato Mattia Caruso, è stata scarcerata: il Tribunale del riesame ha preso la decisione in quanto la donna ha necessità di prendersi cura della figlia minorenne. (il Resto del Carlino)

Il ricorso per la scarcerazione era stato motivato dalla necessità per la donna di accudire la figlia minorenne. La decisione - rendono noto i quotidiani locali - è stata presa dal Tribunale del Riesame distrettuale, a cui la Corte di Cassazione aveva inviato gli atti su istanza dei difensori. (L'Unione Sarda.it)