Revocato sciopero dei benzinai: il 26 gennaio stazioni e pompe aperte

I cittadini erano già pronti ad affrontare un nuovo giorno di sciopero dei benzinai, ma a quanto pare non ci sarà bisogno. È stata revocata la seconda giornata dello sciopero da parte delle sigle FEGICA e FIGISC. Questa decisione è stata presa a seguito di un incontro pomeridiano con i rappresentanti del governo, che ha permesso di trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti. I gestori hanno precisato che la scelta di revocare lo sciopero è stata presa “a favore degli automobilisti, non certo del governo”. (Napolike.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il prezzo medio della benzina in Italia – secondo le rilevazioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è di 1,829 euro al litro, il gasolio a 1,875 euro al litro. Si ferma dopo sole 24 ore – e non 48 come inizialmente previsto – lo sciopero per migliaia di distributori di benzina sul territorio italiano. (piacenzasera.it)

E' stato revocato il secondo giorno di sciopero dei benzinai previsto per la giornata di oggi. A Campobasso parte dei distributori era tuttavia rimasta aperta anche ieri, con alcuni benzinai al lavoro e self service attivi quasi ovunque in città. (RaiNews)

Al termine di un nuovo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, le due organizzazioni dei gestori hanno confermato comunque che restano molte criticità nel decreto Trasparenza varato dal governo. (Tiscali Notizie)

Lo sciopero dei benzinai è terminato ieri con un giorno di anticipo sul previsto. Fegica e Figisc Confcommercio, seguendo la Faib, hanno revocato la mobilitazione «a favore degli automobilisti non certo del governo», hanno spiegato i due sindacati in una nota congiunta. (ilGiornale.it)

Lo annuncia l’assessore regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea Luca Sammartino, che ieri ha incontrato armatori e rappresentanti di categoria delle imprese di pesca siciliane. (Pesceinrete)

Lo sciopero dei benzinai si chiude con 24 ore di anticipo, decisione assunta «a favore degli automobilisti, non certo per il governo», scrivono in una nota congiunta Fegica e Figisc/Anica. La stessa decisione era stata presa il giorno prima, a poche ore dall’inizio dello sciopero, da Faib Confesercenti, «in segno di apprezzamento del lavoro svolto dal ministro e dai suoi collaboratori». (la Repubblica)