Termina in anticipo lo sciopero dei benzinai, ma i prezzi (anche a Piacenza) sono più alti

Si ferma dopo sole 24 ore – e non 48 come inizialmente previsto – lo sciopero per migliaia di distributori di benzina sul territorio italiano. In particolare, i gestori di Fegica e di Figisc-Anisa Confcommercio hanno deciso di riaprire i propri impianti già nella serata di mercoledì 25 gennaio. Dopo la chiusura, i prezzi dei carburanti mostrano una crescita. Il prezzo medio della benzina in Italia – secondo le rilevazioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è di 1,829 euro al litro, il gasolio a 1,875 euro al litro. (piacenzasera.it)

Su altre fonti

La stessa decisione era stata presa il giorno prima, a poche ore dall’inizio dello sciopero, da Faib Confesercenti, «in segno di apprezzamento del lavoro svolto dal ministro e dai suoi collaboratori». L'insistenza (la Repubblica)

La terza sigla promotrice,, aveva già preso ieri una decisione analoga. Rientra lo sciopero deiiniziato ieri. (Teleborsa)

Lo sciopero dei benzinai è terminato ieri con un giorno di anticipo sul previsto. Fegica e Figisc Confcommercio, seguendo la Faib, hanno revocato la mobilitazione «a favore degli automobilisti non certo del governo», hanno spiegato i due sindacati in una nota congiunta. (ilGiornale.it)

Al termine di un nuovo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, le due organizzazioni dei gestori hanno confermato comunque che restano molte criticità nel decreto Trasparenza varato dal governo. (Tiscali Notizie)

Dopo che era stato inizialmente stabilito uno stop di 48 ore, le associazioni di categoria hanno deciso di fare parziale marcia indietro. A seguito di Faib Confesercenti, anche le altre due sigle, inizialmente ferme sui propri passi, hanno accettato di rivedere i piani per arrecare meno danni possibile agli automobilisti. (ClubAlfa.it)

A breve bando per contributi al settore pesca. Leggi anche: Regione Siciliana A breve bando per contributi al settore pesca – “A breve sarà pubblicato un bando sulla misura 5.68 del Par-C dei fondi europei della pesca Po Feamp 2014/2020 per compensare il mancato guadagno e per i costi aggiuntivi sostenuti dalle imprese siciliane della pesca e dell’acquacoltura, in seguito al conflitto russo-ucraino. (Pesceinrete)