Omicidio Paderno Dugnano, cosa è successo? La famiglia "perfetta", la festa di compleanno del padre, poi la strage
La cena in famiglia per il cinquantunesimo compleanno del papà Fabio, poi, poche ore dopo, intorno all'1 di notte, la chiamata al 112 del figlio 17enne: «Ho ucciso mio padre». Cosa è successo in questo lasso di tempo? È la domanda al vaglio degli investigatori che stanno cercando di ricostruire cosa sia avvenuto la notte del 31 agosto all'interno della villetta familiare in via Anzio, a Paderno Dugnano (Milano) dove sono stati trovati i corpi di moglie, marito e figlio minore di 12 anni: erano tutti nella camera del piccolo, uccisi con colpi di arma da taglio. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri media
La strage e la confessione: «Ero un corpo estraneo nella mia famiglia». «Ho preso un coltello da carne, ho colpito mio fratello ma senza una ragione precisa». «Non avevo un dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse» (Open)
La strage familiare di Paderno Dugnano, Lancini: “Occorre aiutare i ragazzi, solo così possiamo aiutarli a elaborare il loro disagio e a trovare alternative alla violenza” Di (Orizzonte Scuola)
Introduzione Nella notte tra sabato 31 agosto e domenica 1° settembre, un 17enne ha ucciso i genitori e il fratello minore nella villetta dove abitavano, alle porte di Milano. Solo poche ore prima, il giovane aveva partecipato alla cena di compleanno per il padre. (Sky Tg24 )
È stato arrestato 17 enne reo confesso del delitto dei suoi genitori e del fratellino di 12 anni, feriti a morte con un coltello da cucina ieri a Paderno Dugnano (Milano), in casa loro. (Gazzetta di Parma)
Ha tentato di fornire una ricostruzione fantasiosa nelle prime ore dopo il delitto, di scaricarsi la responsabilità sostenendo che aveva ucciso il padre perché lui aveva ucciso la madre e il fratello. Ma sono bastate poche ore di interrogatorio al 17enne per crollare e raccontare la verità, quella che gli investigatori sospettavano fin dall'inizio. (il Giornale)
Lo riportano, stamani, alcuni quotidiani. Il diciassettenne arrestato dai Carabinieri per la strage in famiglia avvenuta a Paderno Dugnano (Milano) si sarebbe sentito "un corpo estraneo" e "oppresso", secondo le dichiarazioni che lui stesso avrebbe rilasciato durante i primi interrogatori. (Il Piccolo)