Non più di 85 euro all'ora per i medici gettonisti in corsia. Le linee guida del Ministero
Stop ai compensi che superano gli 85 euro all'ora per i medici "gettonisti", cioè dipendenti di cooperative e ingaggiati dagli ospedali pubblici per coprire i buchi negli organici o turni disagiati. A stabilire gli 85 euro orari come tetto massimo per medici del pronto soccorso e anestesisti e, 75 euro per le altre specializzazioni, è il nuovo decreto firmato dal ministro alla Salute Orazio Schillaci, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (TGR Lombardia)
Ne parlano anche altri giornali
Le aveva previste il decreto Bollette (il n. 34 del 30 marzo 2023) nel tentativo di arginare il ricorso a medici e infermieri ’gettonisti’, che secondo l’Anac tra 2019 e agosto 2023 hanno comportato una spesa potenziale di circa 1,7 miliardi, drenando risorse in termini di personale e rischiando anche di mettere a repentaglio la sicurezza delle cure. (Sanità24)
Nuovi paletti per i medici e gli infermieri a gettone. (QuiFinanza)
Il governo, guidato dal ministro Orazio Schillaci, ha deciso di intervenire con fermezza, imponendo nuove regole per cercare di arginare un fenomeno che, se non controllato, rischia di compromettere ulteriormente il sistema sanitario nazionale. (La Voce di Rovigo)
Un fenomeno esploso per i medici con la pandemia, precedentemente invece a questo periodo per gli infermieri. In Italia la carenza strutturale di camici bianchi ha determinato una spesa potenziale di 1,7 miliardi di euro per i cosiddetti “gettonisti” , professionisti della sanità “on demand”. (Il Sole 24 ORE)
Negli ultimi anni, il fenomeno dei medici “gettonisti” ha acceso il dibattito pubblico e politico, soprattutto in Lombardia, dove il sistema sanitario è stato messo a dura prova dalla carenza di personale fisso. (AssoCareNews.it)
Stando alle nuove linee guida pubblicate in Gazzetta Ufficiale, adottate in attuazione di quanto già previsto dalla Legge del 26 maggio per l’affidamento di servizi a terzi, la chiamata di medici e infermieri gettonisti per ovviare alle carenze del personale sanitario potrà avvenire solo per necessità e urgenza, in un’unica occasione, con tariffe orarie precise e senza possibilità di proroga. (Nurse Times)