Dai pro Pal agli slogan per Ramy, a Torino la protesta si fa guerriglia
«Tutte le porte sono chiuse: non possiamo uscire da nessuna parte». Un ragazzo si gira verso l’amico. Ha lo sguardo stravolto. «Come da nessuna parte?» chiede. «Non ci fanno uscire: dicono che è troppo pericoloso». Siamo a Torino, dentro la stazione principale della città. Mancano una quindicina di minuti all’una. Si sentono urla, cori, applausi. Vengono da fuori. Sono i manifestanti pro Palestin… (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
Oggi lo sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil contro la manovra. Salvo i servizi minimi essenziali, a rischio stop per tutto il giorno fabbriche, scuole, sanità, poste, uffici pubblici, giustizia e negozi. (ilmessaggero.it)
E a Torino questa sensazione non è nuova. Il capoluogo piemontese è ormai la roccaforte della protesta. (ilmessaggero.it)
La giornata dello sciopero generale contro la manovra del governo si chiude con due immagini che sovrastano gli slogan rilanciati dai segretari di Cgil e Uil dalle piazze di Bologna e Napoli: i poliziotti rimasti contusi negli scontri di Torino, e le foto di Meloni e Salvini date alle fiamme dagli antagonisti. (il Giornale)
Che la manifestazione di Torino non si sarebbe conclusa con gli interventi dei sindacati in piazza Castello è stato chiaro sin dalle prime ore del mattino. Durante la notte gli studenti hanno occupato Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche e alle 7 hanno bloccato anche gli accessi al Campus Einaudi. (Corriere della Sera)
Protagonista il cosiddetto «spezzone sociale», da sempre in coda durante le manifestazioni dei lavoratori, e che dopo il libera tutti della piazza torinese ha dato il via a un altro corteo, autonomo, in giro per le vie del centro con cori contro Salvini, la Tav e per la liberazione della Palestina. (il manifesto)
Al quarto e quinto posto Olly con Tutta vita e Locura di Lazza, a seguire Anna con Vera Baddie e Capo Plaza con ferite Deluxe Edition. Tra le novità della settimana c'è il disco dei Negramaro Free Love che si posiziona all'ottavo posto. (Il Mattino di Padova)