Georgia, l'ombra di Ivanishvili sulle elezioni
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Bidzina Ivanishvili, nonostante non ricopra più il ruolo di Premier né di deputato, continua a esercitare una notevole influenza sulla politica georgiana attraverso il suo partito, Sogno Georgiano, e il suo ingente patrimonio, stimato in 7,6 miliardi di dollari, che rappresenta un quarto del prodotto interno lordo della Georgia. L'oligarca, noto semplicemente come "Bidzina" in Georgia, è entrato in politica nel 2012, accolto favorevolmente dalla comunità internazionale che in precedenza aveva sostenuto Mikhail Saakashvili nei suoi primi anni di governo.
Le elezioni in Georgia, che si terranno sabato, sono considerate le più importanti dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991. Il paese, che dal conflitto lampo del 2008 ha visto il 20% del suo territorio occupato dalla Russia, si trova ora a un bivio geopolitico: da una parte, la strada verso l'Europa; dall'altra, il ritorno nell'orbita russa. La Moldavia ha recentemente votato a favore dell'adesione all'Unione Europea, con poco più del 50% degli aventi diritto che ha scelto di cambiare rotta e uscire definitivamente dalla sfera d'influenza russa.
In Georgia, la campagna elettorale è stata segnata da irregolarità e intimidazioni, secondo quanto affermato da Khoshtaria, ma nonostante ciò, i georgiani sembrano determinati a scegliere l'Europa piuttosto che la Russia. Tuttavia, i sondaggi offrono una prospettiva meno rassicurante. Dustin Galbraith, docente all'università Ilia di Tbilisi, ha dichiarato che sarà un voto sul filo del rasoio. I sondaggi in Georgia sono spesso partigiani, ma un'analisi accurata indica che il partito di governo, Sogno Georgiano, potrebbe ottenere circa il 40% dei voti, una soglia potenzialmente sufficiente per ottenere una maggioranza parlamentare.
La situazione in Georgia è complessa e delicata, con molteplici fattori in gioco che influenzano l'esito delle elezioni.