Cade Scholz, voto anticipato a febbraio. Ora la Germania resta senza timone

Cade Scholz, voto anticipato a febbraio. Ora la Germania resta senza timone
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica ESTERI

La buona notizia è che finalmente c’è una data per le elezioni tedesche: il 23 febbraio. La cattiva è che la prima economia europea resterà paralizzata per mesi. Ieri il ministro delle Finanze Jörg Kukies ha confermato i sospetti delle ultime ore: il Bundestag non farà in tempo a votare la finanziaria 2025. Si andrà al bilancio provvisorio - e nel bel mezzo della peggiore recessione da … (la Repubblica)

Su altre fonti

«Secondo la valutazione odierna», si legge, il capo di Stato ritiene «il 23 febbraio 2025 una data realistica per le nuove elezioni». Ieri sera, dopo aver incontrato al castello Bellevue i rappresentati dei principali partiti (Spd, Cdu, Verdi), il presidente Frank-Walter Steinmeier ha dato il via libera al voto anticipato. (Corriere della Sera)

Durante la riunione speciale del comitato di revisione elettorale di questa mattina, Brand ha dichiarato di considerare le due possibili date di febbraio (il 16 e il 23) «legalmente fattibili», come riporta Bild. (La Stampa)

Per il rinnovo del Bundestag si voterà il prossimo 23 febbraio, mentre il cancelliere Olaf Scholz chiederà il voto di fiducia il 16 dicembre dopo averlo annunciato ai deputati cinque giorni prima come prevede la Costituzione. (il manifesto)

In Germania si vota a febbraio? Però "manca la carta": un imbarazzante retroscena

Voleva sfruttare il tempo per recuperare consensi l'esponente di una Spd arenata al 16% nei sondaggi. Il cancelliere più impopolare della storia tedesca ha fatto marcia indietro dalla scadenza inizialmente prevista a fine marzo. (il Giornale)

«La Germania paga due grandi errori, l’ideologia green e l’immigrazione di massa». (Italia Oggi)

Con una sfilata di leader partitici a Palazzo Bellevue, la residenza del presidente federale della Germania non lontano dallo zoo di Berlino, si è chiusa la prima fase della crisi del governo di Olaf Scholz. (Liberoquotidiano.it)