Calcio: Gravina ricorda Brighenti, 'straordinario attaccante e grande uomo'

Con Sergio Brighenti se ne va uno straordinario attaccante, che ha accompagnato diverse generazioni di appassionati, e un grande uomo di calcio, che ha legato il suo nome allo storico primo gol azzurro a Wembley e alla Nazionale allenata da Azeglio Vicini, di cui è stato braccio destro. Così il presidente della Figc Gabriele Gravina ricorda Sergio Brighenti, scomparso oggi all'età di 90 anni. Alla famiglia le mie condoglianze e quelle di tutta la Federazione, aggiunge Gravina in una nota sul sito della Figc. (La Sicilia)

Ne parlano anche altre fonti

L'ex attaccante è deceduto nella notte a 90 anni: bandiera del Modena, era in panchina con Vicini a Italia 90 (La Gazzetta dello Sport)

Giampiero Pinna e porgono le più sentite condoglianze Giampiero Pinna, promotore ed ex Commissario Straordinario del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. Carbonia, 11 ottobre 2022. (Sardegna Reporter)

Ricordato in paese come una persona dal carattere schivo ma che talvolta amava discorrere di calcio presente e passato. Lui che del mondo pallonaro era stato grande protagonista con 138 gol in Serie A tra il 1952 ed il 1965. (SanremoNews.it)

Era bella la Modena di don Pietro Cremaschi, sul campo di polvere dell'oratorio dei salesiani, Sergio Brighenti giocava a pallone senza sapere, di certo, dove si trovasse Wembley. Però benissimo conosceva la nazionale azzurra, era il suo sogno. (ilGiornale.it)

E’ stato il primo capocannoniere in A della Sampdoria nel 1961, l’anno del quarto posto con il presidente Ravano. Sergio Brighenti si è spento la scorsa notte ad Arluno (Milano) a 90 anni per un malore improvviso. (La Repubblica)

Noi (ex) giovani cronisti che seguivano la Nazionale cominciammo ad apprezzarlo per il suo buon senso, per la sua competenza e per la sua capacità di sdrammatizzare qualsiasi situazione: insieme ad Azeglio Vicini (di cui fu compagno di squadra alla Sampdoria e poi spalla tecnica per una vita) costituì la più amabile coppia che il panorama azzurro abbia mai conosciuto: dalla Under 21, fino alla selezione maggiore ricostruita dopo i Mondiali dell’86 e portata al terzo posto degli Europei dell’88 e poi al Mondiale sfiorato del ‘90. (TUTTO mercato WEB)