Siria, scontri fra governo e jihadisti causano oltre 130 morti

Hay’at Tahrir al-Sham (HTS), comunemente noto come Tahrir al-Sham, è un’organizzazione politica e armata islamista sunnita coinvolta nella guerra civile siriana. Fondata il 28 gennaio 2017, HTS è nata dalla fusione di diversi gruppi ribelli, tra cui Jabhat Fateh al-Sham (precedentemente noto come Jabhat al-Nusra), Jaysh al-Ahrar, Ansar al-Din Front, Jaysh al-Sunna, Liwa al-Haqq e Nour al-Din al-Zenki Movement. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il bilancio provvisorio è drammatico: oltre 130 morti, decine di militari siriani e milizie sciite filo-iraniane catturati, e almeno 10.000 profughi in fuga verso la provincia di Idlib, nel nord-ovest del Paese. (Today.it)

Tuttavia, la situazione che si sta verificando in questi giorni ricorda i momenti più cruenti del conflitto, risalenti a circa dieci anni fa. In Siria la guerra non è mai davvero finita. (Today.it)

Si tratta dei più violenti combattimenti degli ultimi anni in Siria, dove la provincia di Aleppo, controllata dal regime di Bashar al Assad, confina con l’ultima roccaforte jihadista. Nel frattempo, cresce il potere negoziale di Israele dopo la presa di posizione della Francia a favore di Netanyahu PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Bombe su Aleppo, si riaccende la guerra in Siria dopo il cessate il fuoco in Libano

È salito a 153 il bilancio delle vittime dei violenti combattimenti in corso da ieri nel nord-ovest della Siria tra i gruppi di combattenti islamisti di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e le forze del governo di Bashar al-Assad. (LAPRESSE)

Il bilancio dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria è in continuo aggiornamento: le vittime degli scontri di ieri sono più di 153. (Il Fatto Quotidiano)

Bombe su Aleppo, si riaccende la guerra in Siria dopo il cessate il fuoco in Libano (La Stampa)