L’8 settembre di Sala: 2 squadre e 2 stadi, il Meazza è demolito

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Il Fatto Quotidiano SPORT

Il calendario segnava 22 ottobre, ma è stato l’8 settembre del Comune di Milano: sulla annosa vicenda dello stadio di San Siro. Quel giorno il sindaco che per cinque anni ha condotto a Milano una gestione personalistica, pasticciata e inconcludente del caso stadio ha dovuto subire l’umiliazione di una riunione a Roma, dentro una stanza del governo di destra, che ha deciso di tirare i fili che Giuseppe Sala per cinque anni aveva ingarbugliato. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Milan e Inter, ecco quanto costano San Siro e le aree limitrofe: 200 milioni (Milan News)

Va ricordato che, come evidenziato a più riprese da Palazzo Marino, la valutazione non potrà essere esito di una contrattazione poichè si tratta di un bene erariale, di una struttura insomma che appartiene allo Stato. (Eurosport IT)

Ecco la cifra: 200 milioni di euro. (Fcinternews.it)

Finalmente superata la questione del vincolo sul secondo anello (rimarranno solo alcune parti: l'angolo che abbraccia la torre sud-est, una parte della tribuna arancio e un'altra della Curva Sud) nell'incontro di pochi giorni fa con il comune di Milano, la Soprintendenza milanese, il ministro della Cultura Giuli e il ministro dello Sport Abodi, ora resta da capire quanto chiederà l'Agenzia delle Entrate per l'acquisto dei terreni che comprendono sia l'attuale stadio che dove verrà costruito il nuovo impianto. (Sport Mediaset)

La svolta tanto attesa per il futuro dello stadio di San Siro e delle aree circostanti sembra avvicinarsi. (Lettera43)

Intervistato da Fanpage.it, Luigi Corbani del comitato 'Sì Meazza' spiega le sue perplessità in merito all'ipotesi di costruzione di un nuovo impianto a San Siro accanto a quello già esistente. (Fanpage.it)