Web Tax al 3% anche per le PMI e i giornali online: cosa prevede la Manovra 2025

Web Tax al 3% anche per le PMI e i giornali online: cosa prevede la Manovra 2025 La Manovra 2025 estende la Web Tax (pari al 3% dei ricavi) a tutte le imprese che vendono servizi digitali, compresi editori online e PMI digitali. E’ bufera sulla Web Tax estesa a tutte le imprese che realizzano ricavi da servizi digitali. La Legge di Bilancio 2025 elimina l’attuale soglia minima di fatturato in base alla quale l’imposizione fiscale al 3% si applica esclusivamente alle aziende con ricavi pari ad almeno 750 milioni di euro di cui 5,5 milioni inerenti l’erogazione di servizi digitali nel territorio dello Stato. (PMI.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il minstro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, insiste sulla “nuova” web tax. E spiega il motivo dell’abbattimento dei tetti – almeno 750 milioni di euro a livello globale e ricavi da servizi digitali non inferiore 5,5 milioni in Italia – a valle del quale ad essere obbligate al pagamento dell’imposta sarebbero anche le pmi (CorCom)

Modifiche in vista anche per le cripto-attività: il disegno di legge di Bilancio innalza l’aliquota sulle plusvalenze dal 26 al 42 per cento. In particolare, prevede che sono soggetti passivi della web tax tutti i soggetti esercenti attività di impresa che realizzano ricavi derivanti dai servizi digitali nel territorio dello Stato: vengono quindi rimosse le soglie di reddito attualmente previste. (Ipsoa)

interesse per l’incontro sulla pubblicità “Aspettando Carosello” che si è svolto nei giorni scorsi presso la sede Confesercenti di Modena e che ha visto la presenza sia di alcuni autori, da Clod a Loretta Magnani che di parenti di illustri autori dell’epoca. (Confesercenti Nazionale)

La Web Tax minaccia le PMI. Assodigit: «Serve una revisione per proteggere le imprese più piccole»

La prima perché azzopperebbe start-up e imprese innovative, la seconda perché rischia di spostare gli investimenti su piattaforme extra-europee fuori dalla lente del fisco italiano. Doppia bocciatura per le politiche sul digitale del governo Meloni. (L'HuffPost)

Esentare dalla web tax “la concessionaria del servizio pubblico, i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici e i concessionari radiofonici soggetti alla giurisdizione italiana e gli editori di testate giornalistiche online registrate presso il Tribunale di competenza”. (Key4biz.it)

La possibilità di far pagare anche alle piccole aziende la digital services tax allarma tutto l’ecosistema. Cosa chiede l'associazione impegnata nella promozione e digitalizzazione del progresso tecnologico delle PMI? (StartupItalia)