Austerità e giro di vite sui migranti, Barnier si presenta alla Francia

L’Eliseo ha convocato ieri sera un Consiglio di difesa sulla situazione in Libano e in Medio Oriente. Poche ore prima, il primo ministro Michel Barnier aveva messo alla prima prova il suo “metodo”, con il discorso di politica generale nel giorno di riapertura dell’Assemblea Nazionale dopo le elezioni legislative del 7 luglio e la lunga e contestata parentesi estiva. Dietro una facciata conciliante con tutte le tendenze presenti in aula, Barnier ha concluso il discorso di un’ora e mezza con un’incursione nel “dominio riservato” del presidente della Repubblica, per tradizione se non per statuto, cioè la politica estera e di difesa: dobbiamo «tener conto del mondo che ci circonda», ha detto Barnier, che ha confermato il sostegno all’Ucraina e difeso una «soluzione a due stati» per Israele e Palestina, dopo aver ricordato il massacro del 7 ottobre, gli ostaggi israeliani di Hamas, i morti di Gaza, i 20mila francesi residenti in Libano e le vittime del passato nelle violenze libanesi. (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

La Francia corre ai ripari contro la deriva dei conti pubblici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nella sua “déclaration de politique générale”, che possiamo considerare a tutti gli effetti un discorso d’insediamento, il nuovo primo ministro Michel Barnier ha giudicato grave la condizione dei conti pubblici in Francia, paventando il rischio che il deficit fiscale salga al 6% del Pil quest’anno. (InvestireOggi.it)

Il debito pubblico della Francia è “colossale”: una vera “spada di Damocle”. (Il Fatto Quotidiano)

Francia, manovra di sacrifici: 40 miliardi di tagli alla spesa e 20 di aumenti delle tasse

PUBBLICITÀ Il nuovo primo ministro francese Michel Barnier ha presentato il suo programma alla guida del governo per "i prossimi due anni e mezzo". (Euronews Italiano)

La sinistra, specie i deputati della France Insoumise, hanno contestato l’ora e venti di intervento sventolando le tessere elettorali, per denunciare così il “tradimento” del voto di luglio. (Sky Tg24 )

Non poco, ma il necessario per far rientrare il deficit al 5% del pil che corrisponde, in base alle attuali previsioni del pil nominale, a circa 150 miliardi di fabbisogno da raccogliere sui mercati finanziari. (Il Sole 24 ORE)