Conceiçao, il Milan è una febbre. "L’Italia è stata una grande scuola. Simone? Un amico, fuori dal campo»
Febbre da derby. E non è un modo di dire. "Spero che la squadra stia meglio di me che non sto tanto bene", Conceiçao dixit. L’uomo da Coimbra, comunque, non fa una piega. Non l’ha fatta davanti al figlio Francisco, figurarsi di fronte all’ex compagno di squadra Inzaghi e alla sua ex Inter. "C’è rispetto, ma non sentimento. Quello è tutto per i miei giocatori". Non è loro amico, non riserva baci o carezze, il sergente di ferro (Quotidiano Sportivo)
Se ne è parlato anche su altre testate
E invece, Rafa Leao, un giocatore che di qualità ne ha da vendere, ha trascinato il Milan alla conquista del primo titolo stagionale spaccando letteralmente l'incontro. Raramente un calciatore riesce ad incidere così su una finale, entrando a partita in corso, dopo un infortunio - seppur leggero - e con la sua squadra in svantaggio. (Calciomercato.com)
C'era una volta la Theão, ovvero la catena di sinistra del Milan. Famigerata, terribile per qualsiasi avversario. Theo Hernandez a partire da dietro e Rafael Leão a dialogare, a fargli spazio, a sincronizzare i propri movimenti con quelli del compagno, a trovare l'intesa con una semplice occhiata. (Goal Italia)
Mancano poche ore alla disputa dell’atto finale della Supercoppa Italiana, nella sua attuale denominazione di EA Sports FC Supercup. (Calciomercato.com)
Il Milan è in un momento delicato e punta a vincere per tornare alla normalità con un nuovo allenatore". (Fcinternews.it)
L'ex calciatore del Milan Serginho, a Milan Tv, ha parlato dei rossoneri di Conceicao: "L'ultima volta che sono stato a Doha con il Milan per la Supercoppa è quella che abbiamo vinto nel 2016. L'Inter sta vivendo un momento più tranquillo. (Tutto Juve)
La febbre sta passando, conseguenza di giornate ricche di stress dopo l’arrivo in un momento burrascoso e la partenza immediata per l’Arabia Saudita. Ma Conceicao non è tipo da farsi fermare dall’influenza, prova ne è il fatto che dopo pochi minuti contro la Juventus si è tolto il giaccone e ha iniziato a guidare i suoi da bordo campo a suon di urlacci. (Liberoquotidiano.it)