'Ndrangheta, la Dia sequestra beni per 2,6 milioni
Roma, 26 set. La Direzione Investigativa Antimafia, coordinata dalla DDA di Bologna, ha eseguito un provvedimento di sequestro di un ingente patrimonio per un valore di circa 2,6 milioni di euro nei confronti di due imprenditori, padre e figlio, indiziati di appartenere all'associazione 'ndranghetistica emiliana. Tra le diverse vicende penali che li hanno visti coinvolti, spicca quella venuta alla luce nell'ambito del maxi processo "Aemilia", ritenuta dai giudici della Corte di Appello di Bologna come una delle "più significative e caratterizzanti il sodalizio emiliano circa le sue dinamiche interne e la sua capacità di porre in essere operazioni illecite e di accaparramento di somme di provenienza delittuosa, anche grazie all'appoggio compiacente di operatori del settore finanziario". (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altri media
La Direzione Investigativa Antimafia (DIA), in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Bologna, ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni dal valore complessivo di circa 2,6 milioni di euro. (Telemia)
Il decreto di sequestro ha interessato 55 immobili, due società del settore edile, rapporti finanziari, partecipazioni societarie e un automezzo (ReggioSera.it)
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Minuti per la lettura CUTRO (CROTONE) – L’affare “Oppido”, una truffa ai danni del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, valeva 2,6 milioni. Il valore dei beni che la Dia di Bologna ha sequestrato a due imprenditori cutresi, Gaetano e Domenico Oppido, rispettivamente di 76 e 48 anni. (Quotidiano del Sud)
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La Direzione investigativa antimafia, coordinata dalla Dda di Bologna, ha eseguito un provvedimento di sequestro di circa 2,6 milioni, emesso dal Tribunale - sezione misure di prevenzione nei confronti di due imprenditori, padre e figlio, indiziati di appartenere all’associazione 'ndranghetistica emiliana. (Gazzetta di Parma)