Una scoperta incredibile nell'universo primordiale rivela una nuova verità sui buchi neri

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Ancora una volta il telescopio spaziale Hubble sa stupirci e offrire al genere umano una scoperta che ha del clamoroso. Sono stati infatti trovati dei buchi neri nell’universo primordiale. Non una totale sorpresa, ovviamente, ma il loro numero è decisamente maggiore rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato. Di seguito tutti i dettagli e le possibili implicazioni. Cos’è l’universo primordiale Forse è meglio fare un passo indietro, sottolineando come il nostro Universo si sia espanso e raffreddato dopo l’evento che tutti conoscono: il Big Bang (Libero Tecnologia)

Ne parlano anche altri media

MeteoWeb Gli scienziati non hanno attualmente un quadro completo di come si sono formati i primi buchi neri, non molto tempo dopo il Big Bang. (MeteoWeb)

La scoperta è il risultato di un’analisi dettagliata di galassie lontane, risalenti a circa 10 miliardi di anni fa, un’epoca in cui l’Universo era ancora nella sua fase iniziale di evoluzione. (Astrospace.it)

Questa scoperta aiuta a comprendere la formazione dei buchi neri supermassicci, che possono superare un miliardo di masse solari, presenti al centro delle galassie, meno di un miliardo di anni dopo il Big Bang (Global Science)

Era la primavera del 1990, la nazionale italiana di calcio si accingeva a giocare il secondo mondiale casalingo e intanto lo Shuttle Discovery si staccava dall’atmosfera trasportando uno speciale fardello, depositato nell’orbita terrestre e destinato all’osservazione del cosmo. (Media Inaf)