Torture e violenze in un centro gestito dalla Croce Rossa

Torture e violenze in un centro gestito dalla Croce Rossa
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Avvenire INTERNO

ANSA Parte da una segnalazione interna l’inchiesta dei carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, che ha portato agli arresti domiciliari per dieci operatori e operatrici sociosanitari del Cem (centro di educazione motoria) della Croce rossa, accusati di violenze, maltrattamenti e torture, oltreché di una violenza sessuale, ai danni di due pazienti disabili dello stesso centro. Lo scorso aprile un operatore della stessa Croce rossa di Roma aveva visto infatti che uno dei pazienti aveva un occhio nero. (Avvenire)

Su altri giornali

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di dieci operatori socio sanitari, cinque dei quali gravemente indiziati del reato di tortura (613 bis c. (Cronache Cittadine)

“Stai facendo le cose porno? Devi andare a fare la puttanella?”. “Con l’acqua bollente te faccio lavà”. (Il Fatto Quotidiano)

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di dieci operatori socio sanitari, cinque dei quali gravemente indiziati del reato di tortura (613 bis c. (Dire)

Roma, arresti nel centro della Croce Rossa: ecco le carte che raccontano la galleria degli orrori agli anziani disabili

Così in una nota il segretario nazionale UGL Salute Gianluca Giuliano, che aggiunge: “Siamo vicini ai due pazienti vittime di torture, violenze e maltrattamenti, e alle loro famiglie che oltre ad avere la preoccupazione di un familiare in condizioni di inferiorità fisica e psichica, si sentono traditi da uno Stato incapace di proteggere i propri cittadini più fragili. (Appia Polis)

Nella sua ordinanza il gip è stato fin troppo chiaro: «Le modalità della condotta, di quella che il pubblico ministero ha adeguatamente definito con una galleria degli orrori - scrive il giudice -, fornisce la "misura" dell'indole di ciascuno degli indagati, che hanno non soltanto esercitato una violenza costante e inaudita su persone del tutto incapaci di reagire, ma hanno accompagnato le loro azioni inqualificabili con parole di scherno, che hanno stigmatizzato, mediante la derisione, proprio i deficit mentali da cui le persone offese risultano affette». (Corriere Roma)

Dieci operatori socio sanitari son… «Una galleria degli orrori», l’hanno definito gli inquirenti. (La Stampa)