Quelle stragi di operai senza colpevoli
Crolla un solaio al cantiere Esselunga di Firenze, 16 febbraio. Muoiono cinque operai. 9 aprile, scoppia un’idrovora alla centrale Enel di Bargi, sul lago di Suviana, in provincia di Bologna. Muoiono sette tra tecnici esterni e dipendenti. 23 ottobre, esplode un condizionatore d’aria alla Toyota Handling Materials di Calderara di Reno: stessa provincia, altre due morti bianche. Tre stragi accomun… (La Stampa)
Su altri giornali
I carabinieri sono rimasti negli uffici della ditta di manutenzione per oltre 10 ore acquisendo centinaia di fascicoli e documenti. "Quando carichiamo le autocisterne loro sono lì a fare i più svariati lavori di manutenzione” hanno raccontato alcuni camionisti. (Fanpage.it)
La tragedia dell’impianto Eni di Calenzano che ci annichilisce in questi giorni rende ancora più incandescente il tema salute e sicurezza dei lavoratori. Non bastavano i numeri dei morti, infortuni e malattie professionali ancora in aumento, anche nella nostra regione. (gonews)
L'autotrasportatore napoletano aveva espresso preoccupazioni per le «continue anomalie riscontrate sulla base di carico», e lo aveva anche segnalato ai suoi superiori con una lettera. Oggi le sue parole sono riportate da Repubblica. (ilmattino.it)
Un'esplosione è avvenuta in un deposito a Calenzano (Firenze). La colonna di fumo è visibile anche dai comuni vicini, sul posto il sistema di regionale di emergenza sanitaria, vigili del fuoco e forze dell'ordine. (La Repubblica Firenze.it)
“Dobbiamo pretendere che vengano risparmiate le vite delle persone, non la manodopera”, ha detto il Sindaco - Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev /CorriereTv Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev (Corriere TV)
Ma un «disastro». Una «chiara inosservanza delle rigide procedure previste», «una condotta scellerata» che ha portato alla morte di cinque operai e alla corsa in ospedale per 29 persone, due delle quali si trovano in gravissime condizioni. (La Repubblica Firenze.it)