Rabbino ucciso negli Emirati Arabi
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Il corpo del rabbino Zvi Kogan, 28 anni, è stato ritrovato senza vita in un’oasi degli Emirati Arabi Uniti, dopo essere scomparso misteriosamente giovedì scorso. Kogan, nato a Gerusalemme, era stato inviato a Dubai dalla setta ortodossa Chabad per gestire un supermercato kosher, diventando un punto di riferimento per gli ebrei locali. La sua scomparsa aveva destato preoccupazione, culminata nel tragico ritrovamento del cadavere.
Le autorità degli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato l'arresto di tre persone in relazione all'omicidio, dimostrando la loro determinazione a risolvere rapidamente il caso e a mantenere la stabilità nel Paese. Israele ha subito accusato l'Iran di essere dietro l'attentato, definendolo un atto di terrorismo antisemita e criminale. Il premier Benjamin Netanyahu ha promesso che Israele salderà il conto con gli assassini e i loro mandanti, sottolineando la gravità dell'episodio.
La Casa Bianca ha condannato l'omicidio, definendolo un crimine orribile contro la pace, la tolleranza e la convivenza, e ha espresso solidarietà agli Emirati Arabi Uniti per il loro rifiuto dell'estremismo violento. Questo tragico evento ha messo in luce le tensioni geopolitiche nella regione, con Israele che ha normalizzato i legami con gli Emirati alla fine del 2020, ma che continua a confrontarsi con minacce e atti di violenza.
L'inchiesta sull'omicidio del rabbino Kogan è in corso, con le autorità degli Emirati Arabi Uniti che lavorano a stretto contatto con Israele per far luce sui dettagli del caso e assicurare i responsabili alla giustizia.