La Wada perde la faccia. Sinner vince a testa alta

Non si sa se ce l'abbia più la Wada con Jannik Sinner o gli americani con la Wada. Fatto sta che, mentre il numero uno al mondo continua a tritare avversari (ieri ha vinto 6-2, 7-6 contro Lehecka approdando in semifinale a Pechino contro la sorpresa di casa Bu), negli Usa stanno spaccando il capello in quattro per dimostrare che l'ente mondiale antidoping è ormai alla frutta. L'ultima rilevazione è del New York Times, che ha messo a nudo una serie di problemi tecnici accaduti poche settimane prima delle Olimpiadi di Parigi, quando i database dell'agenzia sono andati in panne. (il Giornale)

Su altri giornali

Inevitabile che Jannik Sinner, il tennista numero uno al mondo, anche per la sua difesa nel caso doping si sia rivolto ai migliori. Perché il ricorso della Wada al Tas, la cassazione dello sport, e la richiesta di uno stop di 1-2 anni, sono una minaccia troppo grande. (ilmessaggero.it)

Il destino sportivo di Jannik Sinner è ancora incerto. La Wada ha deciso di non mollare e ha portato il caso del clostebol davanti al Cas, chiedendo 1-2 anni di squalifica per il tennista azzurro. (QuiFinanza)

Le autorità competenti e indipendenti avevano già giudicato e valutato la situazione, ovvero una contaminazione a causa di un massaggio del fisioterapista (tolti i premi di Indian Wells) da cui poi Sinner si è separato, ma l’agenzia mondiale antidoping non si è voluta arrendere e ha ritenuto non corretta la motivazione ‘senza colpa o negligenza’. (Quotidiano Sportivo)

Jannik Sinner, Itia: "Processo condotto secondo linee codice antidoping"

Martina Navratilova difende Jannik Sinner e attacca il sistema anti-doping. L'icona del tennis si espone, e non certo per la prima volta, sul suo profilo Twitter. Se la prende con quello che definisce "un pessimo sistema". (Tiscali)

Tant'è, il tennis continua. Jannik è stato impegnato al Masters 500 di Pechino, dove in semifinale si è sbarazzato dell'idolo di casa, Bu. (Liberoquotidiano.it)

L’International Tennis Integrity Agency (Itia) si è espressa in merito al caso doping che riguarda Jannik Sinner: “Il processo è stato condotto secondo le linee guida del codice mondiale antidoping. Tuttavia l’Itia riconosce e rispetta il diritto della Wada di ricorrere in appello al Tribunale Arbitrale dello Sport contro la decisione del tribunale indipendente”, si legge in una nota. (LAPRESSE)