Sangiuliano, le sorelle Meloni e l’inganno della famiglia tradizionale

Per saperne di più:
Ponte sullo Stretto

Da sempre la politica sa che infilare il naso nelle mutande e nel privato dei cittadini è un gioco pericoloso e destinato a fallire. Fratelli d'Italia non fa eccezione. E così sono finiti strozzati dalla loro stessa propaganda. Un fallimento innegabile è quello dell’egemonia culturale, chiodo fisso di Giorgia Meloni e dei suoi. Arrivare al governo per la prima volta guidando la compagine più di destra fin dai tempi dell’Assemblea costituente per i tipi di Fratelli d’Italia significava poter giocare alla luce sole. (Lettera43)

Su altre fonti

Il ministro è un bravo professionista e una persona per bene, ma si è infilato in un pasticcio dal quale era impossibile uscire senza danni ulteriori. Si è affidato con troppa leggerezza a una signora improbabile, già nota nell’ambiente parlamentare per un attivismo che l'ha portata ad avere molti contatti, ma non a caso nessuno durevole. (ilgazzettino.it)

La vicenda del titolare della Cultura segue a ruota le altre, come quella di Pozzolo e Santanchè. A mancare del tutto è il senso dello Stato. La premier ha perso una grande occasione: cambiare il Paese facendo i conti con il passato, rompendo con estremisti, corrotti e inquisiti Le dimissioni del ministro (LaC news24)

Ha fatto finalmente la cosa giusta, Gennaro Sangiuliano. Peccato l’abbia fatta – a leggere la sua lettera di congedo – per le ragioni sbagliate. (La Stampa)

Sangiu-story, due anni sull’onda. Un percorso culturale a ostacoli, costellato da gaffes e ironia web

Il ministro è un bravo professionista e una persona per bene, ma si è infilato in un pasticcio dal quale era impossibile uscire senza danni ulteriori. – Giorgia Meloni è stata a lungo indecisa sulle dimissioni di Gennaro Sangiuliano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’opposizione lo ha accusato di populismo mediatico, di occupazione degli spazi televisivi. L’ex ministro Gennaro Sangiuliano, per tentare di salvarsi e di giustificare le proprie azioni, ha potuto utilizzare un mezzo potentissimo, il TG1 della RAI. (Corriere del Ticino)

L’anno scorso, giurato al Premio Strega, ammise in tv, di fronte a Geppi Cucciari, di non aver letto i libri presenti in gara: “Ho ascoltato le storie espresse nei libri finalisti questa sera, sono storie che ti prendono, che ti fanno riflettere, proverò a leggerli”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)