Voti troppo bassi allo scritto della maturità, scatta la clamorosa protesta all'orale

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Morti sul lavoro

Ammutinamento durante l'orale della maturità per protestare contro i voti troppo bassi assegnati alla prova scritta di greco. Accade al liceo Foscarini di Venezia, dove ben 10 compiti su 14 sono risultati insufficienti, con diversi 3 affibbiati dalla commissaria esterna. Voti troppo bassi e in contrasto con la media delle valutazioni nel corso degli anni, secondo gli studenti, che hanno quindi messo in atto una rivolta "silenziosa". (Today.it)

La notizia riportata su altri media

Sulla questione interviene dalle colonne del Corriere l’assessore regionale all’Istruzione ed eurodeputata di Fratelli d’Italia, Elena Donazzan, che non ci sta. (tviweb)

Sarebbero state già avviate tutte le verifiche del caso.Intanto sulla vicenda è intervenuta duramente l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan – Intervistati ELENA DONAZZAN (Ass. (ANTENNA TRE)

A conti fatti Linda Conchetto, Virginia Gonzales e Lucrezia Novello, le tre studentesse del Foscarini che dopo i brutti voti nella versione si sono rifiutate di rispondere alle domande dell'orale di maturità, sono state tutte promosse. (ilmessaggero.it)

Maturità, troppe insufficienze nella versione di greco e loro fanno scena muta all’orale

Sono state promosse le tre studentesse ribelli del liceo Foscarini di Venezia che, dopo aver ricevuto un voto basso allo scritto di greco avevano deciso i fare sciopero all’orale di maturità. Linda Conchetto, Virginia Gonzale e Lucrezia Novello, come scrivono oggi i giornali, hanno ottenuto voti finali tra il 71 e il 67 centesimi. (Gazzetta del Sud)

I problemi si affrontano, anche quando si subiscono i torti, e ha ragione chi stigmatizza la “disobbedienza civile” delle tre maturande del liceo Foscarini di Venezia che hanno fatto “scena muta” all’orale per protestare contro una votazione penalizzante dello scritto di greco (La Stampa)

Fa discutere una storia che arriva dal liceo classico Foscarini di Venezia: tre studentesse hanno deciso di bruciarsi la possibilità di ottenere un buon voto finale all’esame di Stato, non rispondendo alle domande della commissione d’orale ma limitandosi a protestare contro la strage di insufficienze assegnate nella seconda prova, la traduzione di greco: 10 su 14 candidati. (L'Unione Sarda.it)