Flop elettrico, è crisi senza fine: Nissan costretta a maxi-tagli

La crisi dell’auto non risparmia nessuno ad eccezione della Cina. Dalla Volkswagen alla Ford, non si parla di altro che di tagli e licenziamenti. Riflettori accesi sul flop delle auto elettriche, con investimenti miliardari risultati vani a causa della scarsa domanda. Ma non è tutto. L’ultimo segnale inequivocabile arriva direttamente dal Giappone: Nissan ha infatti annunciato un drastico piano di riorganizzazione che porterà al taglio di 9 mila posti di lavoro e del 20 per cento della capacità produttiva globale. (Nicola Porro)

Su altre fonti

La decisione è stata motivata da un forte calo delle vendite e da una “situazione grave” dei conti, che ha spinto l'azienda a prendere misure urgenti per tornare competitiva sul mercato mondiale. (QuiFinanza)

L’azienda giapponese ha intrapreso l’azione a livello mondiale riducendo, inoltre, la propria capacità produttiva del 20% e rispondendo a un netto calo delle vendite che ha costretto il gruppo a rivedere al ribasso le previsioni sui ricavi e sugli utili operativi per l'anno finanziario 2024. (il Giornale)

Infatti anche la Nissan ha annunciato che dovrà tagliare 9.000 posti di lavoro rinunciare al 20% della sua capacità produttiva, nel tentativo di invertire una tendenza che ha portato a una perdita netta nell’ultimo trimestre. (AlVolante)

Nissan travolta dalla crisi: 9mila licenziamenti e -20% di auto prodotte

Nissan taglierà 9.000 posti di lavoro: è questa una delle misure drastiche annunciate dal CEO del marchio nipponico, Makoto Uchida, per rispondere alla fortissima crisi della casa. Uchida, subentrato alla guida di Nissan dopo l'arresto e conseguente estromissione dall'azienda dell'ex presidente Carlos Ghosn, ha rivisto anche le previsioni di vendite e utili d'esercizio. (Automoto.it)

Queste misure si uniranno ad una razionalizzazione delle spese ammnistrative e degli asset in portafoglio, per privilegiare le spese in conto capitale e le attività di ricerca e sviluppo.L'annuncio della casa d'auto giapponese arriva in seguito della revisione al ribasso della guidance per l'esercizio in corso: le stime sulle vendite sono state riviste al ribasso del 9,3% a 12,7 milioni di unità dai 14 milioni indicati in precedenza. (LA STAMPA Finanza)

Il calo delle vendite non colpisce soltanto il mercato europeo, dove il caso più eclatante è rappresentato da Volkswagen, che oltre a un piano di licenziamenti minaccia di chiudere per la prima volta nella sua storia una fabbrica in Germania. (Vaielettrico.it)