Geppi Cucciari scatenata in Senato sulla Rai: "Cosa ci faccio qui? Stessa domanda degli elettori su di voi"
"Come tenere i partiti fuori dalla Rai? Anche a me piace la fantascienza". Al convegno "Le sfide del servizio pubblico" nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Geppi Cucciari ha aperto con ironia: "Chiedo a voi, signori incravattati e signore in tailleur, di mettere una mano sul cuore e una sul portafoglio... lasciando da parte la tessera". Poi, più seria, ha ricordato figure storiche della Rai come Ettore Bernabei, "cattolico illuminato", e Angelo Guglielmi, l’inventore di Rai 3, domandando retoricamente se qualcuno la ricordasse ancora. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Divertente e pungente come sempre, Geppi Cucciari ha aperto la due giorni di Stati generali della Rai organizzati in Senato dalla presidente della commissione vigilanza Barbara Floridia. «Molti di voi si chiederanno cosa ci faccio qui. (Open)
Digitale, durata del Cda, risorse e ruolo del parlamento. Al termine della due giorni di confronto sul futuro del servizio pubblico, la presidente della Vigilanza, Floridia, tenta la sintesi sui punti comuni da cui partire per arrivare alla riforma Rai. (Primaonline)
Ufficialmente per uscire dal vicolo cieco in cui il parlamento si è ficcato quando si è trattato di eleggere il presidente, ma dietro c’è anche la partita della nuova legge sulla governance (dopo che quella voluta da Matteo Renzi è stata bocciata dall’Europa: si dava troppo potere all’esecutivo di turno) e diverse nomine da sbloccare. (il manifesto)
Giampaolo Rossi, a.d. Rai (Italia Oggi)
"Come tenere i partiti fuori dalla Rai? Anche a me piace la fantascienza". Al convegno "Le sfide del servizio pubblico" nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Geppi Cucciari ha aperto con ironia: "Chiedo a voi, signori incravattati e signore in tailleur, di mettere una mano sul cuore e una sul portafoglio... (La Stampa)
“Il nuovo contratto di servizio tra il ministero delle Imprese e del Made in Italy e la concessionaria pubblica è occasione centrale per affermare una idea di Rai che sia industria culturale e creativa al servizio della crescita tanto del made in Italy quanto e ancor più del capitale immateriale che è identità del nostro Paese”. (Primaonline)