Palermo, si suicida dopo minacce e ricatti di figlia 15enne e fidanzato: arrestati i due giovani

G.M., 48 anni, è stato subissato di continue richieste di soldi dai due, che ora sono indagati per estorsione aggravata e istigazione al suicidio Viveva nella paura per le continue minacce, per i ricatti e per le richieste di denaro della figlia 15enne e del suo fidanzatino di 17 anni. In più conviveva con il senso di colpa per non essere riuscito a educarla. Per tre mesi da dicembre 2023, G.M., un 48enne di Palermo, è stato subissato di messaggi Whatsapp con continue richieste di soldi, e il fidanzato della figlia lo ha persino minacciato di morte. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altri media

ha lasciato due lettere e un testamento prima di impiccarsi nella sua abitazione, il 21 marzo dell’anno scorso. G.M. (Giornale di Sicilia)

Un uomo di 48 anni, di cui per ora si conoscono solo le iniziali, G.M., si èimpiccato in casa a Palermo perché non avrebbe retto alle richieste estorsive della figlia sedicenne e del fidanzato diciassettenne, andate avanti per tre mesi. (Corriere della Sera)

I particolari. I fidanzatini diabolici avevano esasperato il padre con minacce e richieste di denaro (Tempo Stretto)

“Abbiamo sbagliato”: il padre suicida, il pianto della figlia e del fidanzato

In più, conviveva con il senso di colpa per non essere riuscito a educare la ragazzina. Per tre mesi, da dicembre 2023, è stato subissato di messaggi su WhatsApp e di telefonate con continue richieste di denaro. (La Repubblica)

PALERMO – È una bruta storia di ricatti e morte. La morte di un padre che si è suicidato. Non avrebbe retto il fardello delle continue minacce per le richieste di denaro da parte della figlia di 15 anni e del fidanzato di due anni più grande di lei. (Livesicilia.it)

Pentiti e dispiaciuti per il drammatico epilogo, ma al contempo increduli che potesse finire in tragedia. Il drammatico interrogatorio dei due giovani indagati (Livesicilia.it)