Crepe a destra sull’Autonomia. Ora pure Rocca ammette la scure del governo sugli ospedali.

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Eleonora Mattia SALUTE

Era lo scorso 22 giugno quando ho depositato in consiglio regionale una mozione sull’autonomia differenziata prevista dal Ddl Calderoli, per impegnare la Giunta Rocca ad attivarsi affinché la Regione Lazio ne chiedesse il ritiro e, nel contempo, si facesse promotrice di un tavolo istituzionale per trovare un accordo, concordato e condiviso, con tutte le Regioni, le Province e i Comuni, visto il forte e devastante impatto che, come ci confermano oggi i dati della Fondazione Gimbe, l’autonomia differenziata avrà a tutti i livelli istituzionali e territoriali, e in termini di servizi pubblici essenziali, in primis sulla sanità, compromettendo così un accesso equo alle cure, soprattutto in quelle regioni che, come il Lazio, registrano un saldo passivo della mobilità sanitaria e sono ancora sotto piano di rientro. (Eleonora Mattia)

La notizia riportata su altri giornali

Sul tema la Fondazione The Bridge ha elaborato uno studio accurato. (Tecnomedicina)

“Cosa pensi della Sanità pubblica italiana?” il titolo del sondaggio promosso da Adnkronos che ha coinvolto 6500 dal 5 al 17 marzo, in vista dell'evento di oggi “Salute e Sanità, una sfida condivisa” al Palazzo dell'Informazione. (Il Giornale d'Italia)

E’ quanto emerge dal report della Fondazione Gimbe su “L’autonomia differenziata in sanità” realizzato per esaminare le criticità del testo del DdL Calderoli e analizzare il potenziale impatto sul Servizio sanitario nazionale delle maggiori autonomie richieste dalle Regioni in materia di tutela della salute. (Approdo Calabria)

Il Ddl Calderoli sull'autonomia differenziata, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera, potrebbe segnare un punto di non ritorno nell'equità dell'assistenza sanitaria tra le Regioni italiane in un contesto caratterizzato dalla grave crisi di sostenibilità del Servizio sanitario nazionale (Ssn). (Tiscali Notizie)

I dati della Fondazione Gimbe: regione sotto la media nazionale (SiracusaPress)

CATANZARO – In Calabria, l’analisi degli adempimenti Lea, le prestazioni sanitarie che la Regione deve garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket, dimostra che nel decennio 2010-2019 la percentuale cumulativa totale di adempimento è del 59,9% (media Italia 75,7%): ovvero il 40,1% delle risorse assegnate nel periodo 2010-2019 non ha prodotto servizi per i cittadini. (Quotidiano online)