Il G20 di Rio potrebbe sbloccare la finanza per il clima alla Cop29

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La bozza di accordo finale del G20 trova un compromesso tra paesi più ricchi e paesi in via di sviluppo su chi deve contribuire all'obiettivo di finanza per il clima. E' uno dei nodi che la Cop29 non sta riuscendo a sciogliere Il summit del G20 di Rio potrebbe riaccendere la speranza per un buon accordo alla Cop29 di Baku sul dossier della finanza per il clima. Il vertice Onu in Azerbaijan si sta incagliando. (Rinnovabili)

Ne parlano anche altri media

In contemporanea con la proiezione alla Cop 29 di Baku, il Corriere della Sera pubblica il video di Youth4Climate, un’iniziativa del governo italiano in collaborazione col Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) che mira a sostenere i giovani di tutto il mondo impegnati nello sviluppo di soluzioni per rispondere al cambiamento climatico ed essere protagonisti dell'economia del futuro. (Corriere TV)

Cop29, al via la seconda settimana del vertice sul clima: manifestanti all'interno della sede 18 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

I passi falsi dell’occidente. Di Grigor Ghazaryan – (Notizie Geopolitiche)

Il Segretario generale dell'ONU Antonio Guterres ha invitato i leader del G20 a Rio de Janeiro a salvare i colloqui sul clima delle Nazioni Unite, in fase di stallo, in Azerbaigian, dimostrando "leadership" e aprendo a "compromessi" per la riduzione delle emissioni. (ilmessaggero.it)

Non che le sensazioni iniziali fossero buone – un pessimismo confermato dall’elezione del neopresidente degli USA Donald Trump, che ha più volte annunciato di voler fare ritirare gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi in più rispetto all’era pre-industriale – ma in pochi giorni i segnali emersi che confermano l’umore nero attorno all’edizione 2024 della Conferenza annuale sui cambiamenti climatici si sono fatti talmente evidenti che neppure il più ottuso ottimismo può smentire. (EconomiaCircolare.com)

Non che le sensazioni iniziali fossero buone – un pessimismo confermato dall’elezione del neopresidente degli USA Donald Trump, che ha più volte annunciato di voler fare ritirare gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi in più rispetto all’era pre-industriale – ma in pochi giorni i segnali emersi che confermano l’umore nero attorno all’edizione 2024 della Conferenza annuale sui cambiamenti climatici si sono fatti talmente evidenti che neppure il più ottuso ottimismo può smentire. (EconomiaCircolare.com)