Fabio Barnaba, chi è il direttore d'orchestra pugliese a Sanremo (e la maglietta con la scritta in dialetto)

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Fabio Barnaba non è passato inosservato. E non solo per la sua bravura. Del resto non è certo la prima volta che calca il palco dell'Ariston di Sanremo da direttore d'orchestra. Anche per quella maglietta - già mercoledì -, con la scritta in dialetto tarantino: "Sciamn me". Traduzione letterale: "Andiamo via". Giacca elegante e maglietta per esprimere una frase che magari porta bene. O che semplicemente esprime le sue origini. (quotidianodipuglia.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

il direttore della Gazzetta Mimmo Mazza questa mattina ha preso la parola nella conferenza stampa della serata finale del Festival, mettendo a tacere le voci che da qualche ora circolano sul "mistero" di questa maglietta mostrata dal direttore d'orchestra nella serata delle cover. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

In vista della finale del Festival di Sanremo 2025, Morgan ha espresso una critica netta e senza fronzoli nei confronti della manifestazione musicale. La finale del Festival di Sanremo 2025 è alle porte e, come di consueto, non mancano le polemiche che infiammano l’evento. (SofiaOggi.com)

Morgan critica l’interesse del Festival di Sanremo per la musica, definendo le canzoni proposte come prive di varietà e freschezza. La scena musicale italiana è al centro di un vivace dibattito, alimentato dalle critiche di Morgan nei confronti del Festival di Sanremo. (SofiaOggi.com)

Nel corso della serata delle cover del Festival di Sanremo 2025 il maestro Fabio Barnaba, che ha diretto Serena Brancale e Alessandra Amoroso nella loro versione di If I ain’t got you di Alicia Keys, ha sfoggiato una t-shirt con la scritta “BDS” semi-nascosta dal blazer. (Virgilio Notizie)

Sanremo si tinge di giallo con il mistero della scritta "Bds” sulla giacca del Maestro d’orchestra Fabio Barnaba. (la Repubblica)

«Bds» ovvero «butt d' sang», un modo di dire tarantino impresso sulla maglia del direttore d'orchestra Fabio Barnaba. Un acronimo che rappresenta i sacrifici che i musicisti fanno per esprimere la loro arte», spiega direttamente il maestro, rispondendo alle polemiche che lo hanno coinvolto dopo la serata delle cover al festival di Sanremo. (bari.corriere.it)