Migranti che restano in Italia, perché i giudici non applicano il nuovo decreto sui Paesi sicuri?

Esperto di diritto penale, il professor Vittorio Manes dell’Università di Bologna, direttore della rivista Diritto di Difesa dell’Unione delle Camere penali, analizza le pronunce sul trattenimento dei migranti effettuate finora e che hanno avuto l’effetto di impedire i rimpatri, nonostante l’elenco dei Paesi sicuri stabilito dal decreto del governo nato per ovviare agli stop dei giudici. 1) Cosa hanno stabilito i giudici di Roma?Non hanno convalidato il trattenimento dei 12 migranti portati in Albania, in base alla sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre secondo cui un Paese può non essere sicuro se parte di esso non lo è. (Corriere Roma)

Su altre fonti

PUBBLICITÀ Di Euronews (Euronews Italiano)

Secondo Escher la lista di Paesi «sicuri» del governo col decreto 158/2024, «non esime il giudice dall'obbligo di verifica della compatibilità con il diritto Ue, in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani». (il Giornale)

Getting your Trinity Audio player ready... L'esponente del Governo al Corriere della Sera: "Quell'elenco non lo fa Alfredo Mantovano o Carlo Nordio ma nasce da una valutazione tecnica e di intelligence" (Dire)

Ostellari: «Ora tra le toghe si pronunci chi non fa politica»

Il Tribunale di Catania (decisione del 4/11/2024) non ha infatti convalidato il provvedimento di trattenimento di un cittadino egiziano disposto dal questore della Provincia di Ragusa. Nuova disapplicazione del recente Dl “Paesi sicuri” da parte di un giudice della Sezione immigrazione. (NT+ Diritto)

“Mi auguro che non accada” il ripetersi di decisioni come quella del Tribunale di Roma che non ha convalidato il trattenimento dei migranti all’interno del Cpr in Albania. Ira di Salvini per il nuovo no al dl Paesi Sicuri. (LA NOTIZIA)

Andrea Ostellari, il sottosegretario leghista alla Giustizia, parla della decisione del Tribunale di Catania che non ha convalidato il trattenimento per un immigrato arrivato dall’Egitto in quanto il Paese di provenienza non sarebbe sicuro. (Corriere Roma)