Banchieri, l'idea di una tassa sulle stock option: l'ultima ipotesi del governo sugli extraprofitti delle banche

Il tesoretto delle entrate fiscali esiste eccome, vale 125 miliardi nei prossimi tre anni, e faciliterà parecchio il lavoro del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, soprattutto nel 2027, ultimo anno della legislatura. Nonostante il boom del gettito, il governo continua comunque a studiare il contributo straordinario da parte delle banche e delle imprese che hanno fatto alti profitti, anche per dare una connotazione politica alla manovra. (Corriere della Sera)

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Levata di scudi da parte degli istituti di credito per il prelievo forzoso. Che potrebbe sembrare ingiusto se non si tenesse conto di un particolare aberrante: se una banca fallisce, i clienti perdono tutto il denaro che supera le 100mila euro. (Corriere della Sera)

– Gli extraprofitti e la relativa richiesta di tassarli sono diventati da qualche anno come l’Araba Fenice della politica e l’Araba economica di parte di questo governo, come anche di larghi settori dell’opposizione e di una fetta rilevante del fronte sindacale che, almeno a parole, si mostra compatto nel rivendicare interventi e prelievi fiscali su questa sorta di Eldorado. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, guidato da Giorgetti, è alla ricerca di strategie per incrementare le entrate statali, soprattutto in previsione di un bilancio 2025 che si preannuncia complesso e con margini di manovra ridotti nei prossimi anni. (ComplianceJournal.it)

E' quanto mette in luce l'economista Andrea Ferretti nell'ultima Ecopillola, dedicata appunto all'annosa questione della tassazione degli extraprofitti delle banche.PremessaNon c'è dubbio che grazie all'aumento dei tassi voluto dalla BCE in chiave anti-inflazione, le banche abbiamo registrato negli ultimi anni importanti incrementi dei loro margini. (LA STAMPA Finanza)

"Secondo me è sbagliato proprio il principio dell''extra' profitto: chi è che decide cosa è extra e cosa no?". (Tiscali Notizie)

Anche se la manovra richiederà sacrifici, come ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti, le imprese danno fiducia al governo. Affrontare il tema del debito pubblico, scongiurare tagli e confermare la riduzione del cuneo fiscale puntando sulla crescita. (il Giornale)