Il Papa, nella Chiesa non c'è posto per gli abusi

" BRUXELLES, 29 SET " Il Papa ha invitato a pensare "quando i piccoli sono scandalizzati, feriti, abusati". Lo ha detto nell'omelia della messa a Bruxelles ricordando le parole... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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Parla di «santità al femminile», il Pontefice. E condanna fermamente chi copre gli abusi chiedendo che gli abusatori siano giudicati. Dopo che gli studenti di Louvain-la-Neuve gli hanno contestato di non aver citato, nella Laudato si’, neppure una teologa donna e dopo il duro comunicato dell’ateneo che «deplora le sue posizioni conservatrici sul ruolo delle donne nella società» Francesco prova a ricucire lo strappo con una omelia in cui ricorda che fu Anna di Gesù, al secolo Anna de Lobera y Torres, carmelitana beatificata proprio oggi, tra le «protagoniste, nella Chiesa del suo tempo, di un grande movimento di riforma». (Famiglia Cristiana)

E non c’è posto per l’abuso, non c’è posto per la copertura degli abusi. Francesco celebra la Messa conclusiva del viaggio che lo ha portato in Lussemburgo e in Belgio, all’inizio sono state lette le parole di Gesù nel Vangelo di Matteo: «Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare». (Corriere Roma)

La via dell’egoismo genera solo chiusure, muri e ostacoli – scandali – incatenandoci alle cose e allontanandoci da Dio e dai fratelli”. Ne è convinto il Papa, che nell’omelia della Messa presieduta allo stadio di Bruxelles ha affermato che “l’egoismo, come tutto ciò che impedisce la carità, è scandaloso perché schiaccia i piccoli, umiliando la dignità delle persone e soffocando il grido dei poveri. (Toscanaoggi.it)

Alle ferite dei piccoli, ma anche dei familiari e delle loro comunità”. “Pensiamo a quando i piccoli sono scandalizzati, colpiti, abusati da quelli che dovrebbero prendersene cura. (Toscanaoggi.it)

“Il male non si nasconde, il male va portato allo scoperto. Che si sappia. Come hanno fatto alcuni abusati e con coraggio, che si sappia. E che sia giudicato l’abusatore, sia laico, prete o vescovo. Che sia giudicato”. (LAPRESSE)

Con la mente e con il cuore torno alle storie di alcuni di questi 'piccoli' che ho incontrato l'altro ieri. Li ho sentiti, ho sentito la loro sofferenza di abusati e lo ripeto qui: nella Chiesa c'è posto per tutti, tutti, tutti ma tutti saremo giudicati e non c'è posto per l'abuso, non c'è posto per la copertura dell'abuso". (La Provincia di Cremona e Crema)