Conte e il futuro del M5S: “Alla logica del vaffa devono prevalere i bisogni dei cittadini”
«Stiamo attraversando una nuova fase, dobbiamo rinnovarci e non possiamo farlo se non ascoltando la base i suoi bisogni. Ci sono molti quesiti che riguardano i poteri del sottoscritto, io sono favorevole». Lo ha detto Giuseppe Conte a Rainews 24, aggiungendo poi: «Non possiamo più, dopo avere assunto responsabilità di governo, riproporre la logica del vaffa. Devono prevalere le soluzioni per migliorare la qualità della vita dei cittadini». (La Stampa)
Ne parlano anche altre testate
“O me o Beppe Grillo”. Giuseppe Conte mette sul piatto l’ipotesi di mollare tutto: “Sulle alleanze, sull’identità del M5s c’è stato un percorso. (L'HuffPost)
Una platea contiana contro di te», gli suggeriscono alcuni suoi fedelissimi. Il fondatore però ci sta ancora pensando, prova a organizzare le truppe, quelle che gli sono rimaste, e… (la Repubblica)
C’è un tema che in queste ore agita un po’ la discussione interna: cioè se non ci sarà il voto della maggioranza qualificata degli iscritti, tutto rimarrà com’è. Il… (la Repubblica)
«Il processo costituente è così coraggioso che ha consentito a tutti gli iscritti e simpatizzanti di poter indicare obiettivi strategici: abbiamo pubblicato i quesiti che saranno votati da tutti gli iscritti e saranno loro a decidere sul futuro del Movimento 5 Stelle». (Il Dubbio)
Chi siamo? Da dove veniamo? Che cosa vogliamo? Dove vogliamo andare? Con chi vogliamo andare dove vogliamo andare? Ma, soprattutto, vogliamo liberarci di Beppe Grillo? Già, perché i quesiti su cui si dovrà esprimere nel prossimo week end l’assemblea nazionale del M5s, selezionati da oltre 300 delegati e raggruppati in 12 mega questioni dal Consiglio nazionale nei giorni scorsi, vanno inequivocabilmente nella direzione del superamento del grillismo. (Il Sole 24 ORE)
DI PIÙ: tra i parlamentari vicini a Giuseppe Conte, cioè la grande maggioranza di deputati e senatori, circola il timore che «il presidente» decida di fare un passo indietro se l’appuntamento consessuale dovesse clamorosamente contraddire la sua linea politica. (il manifesto)