UCCISA NELLA CULLA LA SANITà METROPOLITANA PER EFFETTO DELLA LEGGE CALDEROLI

Uccisa nella culla la sanità metropolitana per effetto della legge calderoli Inizia con grande entusiasmo la raccolta delle firme contro l’autonomia mortificata dalla Legge Calderoli. Si può firmare anche online mediante lo SPID e in meno di due giorni si è arrivati a quota 100.000, il 20% delle 500.000 richieste. Proponiamo in questa sede un altro tassello a supporto della giusta abrogazione: La sanità territoriale o metropolitana sarà la prima vittima della Calderoli, mentre in punta di diritto andrebbe applicato pienamente l’art 114 Cost, proprio quello che ci salverebbe dalle liste d’attesa. (GLI STATI GENERALI)

La notizia riportata su altre testate

Ha chiamato la sua relazione “don Milani alla rovescia”, cioè “inalim nod”, «perché don Milani come sappiamo riteneva sbagliato fare parti uguali tra disuguali» ed è proprio ciò che sta accadendo in Italia con la riforma Calderoli. (LaC news24)

Fra le ventitré materie su cui le regioni possono chiedere l’autonomia, la sanità e la scuola sono quelle in cui l’impatto negativo sulla cittadinanza è maggiore. (la Repubblica)

La campagna di LaC «Il meccanismo di base dell’autonomia differenziata è tanto semplice quanto devastante: in termini brutalmente materiali Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna danno allo Stato tra i 60 e i 70 miliardi in più ogni anno rispetto a quello che ricevono. (LaC news24)

Effetto “autonomia” sulla sanità in Calabria, si teme la fuga dei pazienti al Nord

“L’autonomia differenziata sarà la salvezza per il Mezzogiorno e per i meridionali contro sprechi, clientele e solite raccomandazioni. Non se ne può più di regioni che spendono e spandono a spese dei cittadini; pensate un po', la Regione Campania di telefonia fissa paga oltre un milione e mezzo di euro l’anno, la Regione Lombardia, che ha quasi il doppio degli abitanti, poco più di centomila euro. (Ottopagine)

Si è dibattuto sul disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato nei giorni scorsi in via definitiva dalla Camera dei Deputati e che andrà ad aumentare il divario economico tra le regioni del nord e quelle del sud su temi come la sanità, la scuola, i trasporti, la sicurezza sul lavoro, la ricerca scientifica e la tutela della salute. (Positanonews)

Certo, si tratta ancora di uno scenario potenziale, ma l’allerta che arriva dall’analisi dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani (Ocpi) dell’Università Cattolica spinge ad accendere ulteriormente i fari sulla legge Calderoli e sui suoi possibili effetti. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)