Tyson e la rivelazione: "Ho rischiato di morire, dopo Paul mai più sul ring"
"E' l'ultima volta sul ring. A giugno sono quasi morto". Mike Tyson dice addio alla boxe, stavolta per sempre. Dopo il match-show perso contro Jake Paul all'AT&T Stadium di Arlington, in Texas, il 58enne ex campione dei pesi massimi appende definitivamente i guantoni al chiodo. Iron Mike, che nelle interviste dopo il match aveva abbozzato un'ipotesi di sfida a Logan Paul, fratello di Jake, a mente fredda cambia decisamente idea e affida il suo pensiero ad un post su X. (Adnkronos)
Ne parlano anche altri giornali
Jake Paul vs. Mike Tyson ci ha fatto capire che come società abbiamo fallito "Jake Paul vs. Mike Tyson" per chi ama la boxe, ma soprattutto la verità, è stato qualcosa di umiliante. Uno youtuber e un ex terrore del ring quasi sessantenne, hanno fatto finta di darsele per un po' di round, il tempo giusto per intascarsi decine di milioni di dollari e permettere a Netflix di registrare un record di iscrizioni, vendite, incassi, tutti contenti, tranne, per l'appunto, il pugilato, che esce distrutto da questa farsa. (Today.it)
Jake Paul e la noia vincono contro Mike Tyson. Lo spettacolo, “la guerra” che i protagonisti si erano promessi in questi mesi sui social non c'è stata. (WIRED Italia)
«Non voglio mancare di rispetto allo sport che amo, chiedo scusa ai fan che hanno pagato per questo». (Corriere della Sera)
; ha resistito bene solo fino al terzo round, ma non ha escluso di tornare a combattere in futuro. Dopotutto, al tappeto non è andato. (Il Sole 24 ORE)
C'era voglia di vedere all'opera “l'uomo più cattivo del pianeta” alla bellezza di 58 anni. Con guantoni più grandi e round di soli due minuti, erano state prese delle precauzioni per evitare di mettere a repentaglio la sua salute. (ilmessaggero.it)
E così succede che a New York l’altra sera Mike Tyson è tornato a combattere a 58 anni contro un 27enne, Jake Paul, che vince, non senza sudare e su decisione unanime dei giudici, 40 milioni di dollari in un match destinato alla memoria più dei social che della storia della boxe. (QUOTIDIANO NAZIONALE)