Per gli ayatollah il "vizio" degli ostaggi dura da 45 anni
Per l'Iran quello degli ostaggi è un vizietto lungo 45 anni. Inizia tutto il 4 novembre 1979 quando un commando khomeinista occupa l'Ambasciata Usa di Teheran e pretende l'estradizione dello Scià - al tempo ricoverato in un clinica americana - in cambio della liberazione di una cinquantina di diplomatici statunitensi. Alla fine Reza Pahlevi morirà in esilio. Gli ostaggi, invece, verranno liberati il 20 gennaio 1981 grazie a un accordo mediato dall'Algeria. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Intanto Teheran ribadisce che l’arresto della giornalista italiana “non è in alcun modo una ritorsione” per quello del cittadino iraniano, Mohammad Abedini Najafabadi, avvenuto in Italia su mandato emesso dagli Usa. (Secolo d'Italia)
La giornalista italiana è stata detenuta per violazione delle leggi iraniane», «la misura presa dagli Stati Uniti contro Abedini è una sorta di presa di ostaggi», ha aggiunto Baghaei. (ilmessaggero.it)
L’arresto di Cecilia Sala a Teheran «non è in alcun modo una ritorsione» per quello dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi avvenuto all’aeroporto milanese di Malpensa lo scorso 16 dicembre su mandato emesso dagli Usa. (ilmessaggero.it)
TEHERAN – L’Iran è tornato a pronunciarsi sul caso di Cecilia Sala, la giornalista arrestata lo scorso 19 dicembre e detenuta nel famigerato carcere di Evin. Ha inoltre ribadito che l’arresto di Sala “non è una… (la Repubblica)
Secondariamente mi auguro che la nostra diplomazia riporti a casa la nostra concittadina, ogni nostro concittadino ha sempre la tutela, qualsiasi cosa abbia fatto", invece "sono un pò rammaricato delle parole che Cecilia Sala diceva nei confronti dei nostri mar&ogr… (L'HuffPost)
"Fin dall’inizio i nostri colleghi sia a Teheran che presso la nostra ambasciata a Roma, nonché il consolato a Milano, hanno seguito la questione", ha aggiunto il portavoce. "Il ministero della Cultura e dell'Orientamento islamico ha rilasciato una dichiarazione chiara sui motivi dell'arresto: aver violato le leggi iraniane". (la Repubblica)