Dazi e guerra commerciale pesano su crescita e inflazione: l’Ocse rivede al ribasso le stime su Usa e Eurozona
L’economia globale fatica a riprendersi. E adesso la guerra commerciale appena iniziata peggiorerà la situazione provocando un rallentamento. A livello mondiale la crescita è rimasta solida nel 2024 (+3,2%) ma i recenti indicatori di attività parlano di un assottigliamento delle prospettive di crescita globale. Il sentiment delle imprese e dei consumatori invece di migliorare si è indebolito in alcuni Paesi, mentre le pressioni inflazionistiche continuano a persistere in diverse economie. (Milano Finanza)
La notizia riportata su altri media
L’Ocse evidenzia come la frammentazione economica globale rappresenti una sfida critica. L’aumento delle barriere commerciali rischia di rallentare ulteriormente l’espansione economica e di favorire una crescita dell’inflazione. (Spazio50)
Ancora cattive notizie sul fronte della crescita per l’Italia. L’Ocse ha rivisto al ribasso le previsioni della crescita economica dell’Italia e di quella globale, mettendo in guardia dai danni su fiducia e investimenti per la guerra commerciale che minaccia di innescarsi con i nuovi dazi dell’amministrazione Trump negli Usa, che porteranno anche più inflazione (LA NOTIZIA)
Brutto affare i dazi americani per la crescita globale, per le pressioni sull’inflazione e quindi anche per la rotta delle Banche centrali. Eppure Donald Trump tira dritto: «Nessuna intenzione» di fare marcia indietro sui dazi su acciaio e alluminio, ha detto in volo dall'Air Force One: linea dura verso tutti, alleati e non. (ilmessaggero.it)
Dopo aver sconfitto l’alto rincaro del biennio 2022-23, ora molte economie potrebbero insomma avere una diminuzione dell’inflazione meno accentuata. I membri del G20, il principale aggregato mondiale, hanno avuto una media di inflazione del 5,3% nel 2024 e dovrebbero registrare un 3,8% nel 2025 e un 3,2% nel 2026. (Corriere del Ticino)
Perché frenano la crescita globale e riaccendono l’inflazione anche negli Usa. Oltre a mettere a rischio una relazione, quella tra le due sponde dell’Atlantico, che secondo l‘American Chamber of Commerce to the European Union vale 9.500 miliardi di dollari in scambi e investimenti bilaterali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
E paradossalmente ad avvertito questo primo sintomo sulla propria pelle, all'alba di uno scontro economico tra le due sponde dell'Atlantico, sono proprio gli Stati Uniti, il Paese che ha lanciato una guerra commerciale globale sotto la guida di Donald Trump. (L'HuffPost)