Voto per l’Ue e le piccole richieste di Meloni

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La posizione di Frau Ursula oggi è decisamente meno incerta di quando sono cominciate le trattative: la sua recente intesa con i Verdi, ai quali ha garantito di non voler fare passi indietro sul Green Deal, le conferisce una maggioranza più ampia di quella che le è garantita dalla coalizione «Ursula» composta da popolari, socialisti, liberali, sotto l’egida dei governi di Francia e Germania. Per quanto resti temibile l’incognita dei franchi tiratori (soprattutto dell’ala destra del Ppe, indispettita per il carattere di centrosinistra del programma che oggi von der Leyen leggerà agli europarlamentari), tuttavia il margine di sicurezza per il bis è ampio. (L'Eco di Bergamo)

Se ne è parlato anche su altri media

Credo che il nostro approccio è stato corretto". E alla fine mi ha sostenuto. (Tiscali Notizie)

La presidente designata ha ottenuto la riconferma per un secondo mandato. "Non so come esprimere quanto sono grata per la fiducia di tutti gli eurodeputati che hanno votato per me", ha commentato su X. (Sky Tg24 )

– Il copresidente del gruppo Ecr Nicola Procaccini ha confermato il voto contrario della delegazione di Fratelli d’Italia (24 deputati) alla riconferma di Ursula von Der Leyen come presidente della Commissione Europea. (Agenzia askanews)

I Verdi mettono il cappello sul bis di Von der Leyen. Il leader Eickhout a Open: «Da Meloni giochetti patetici, sul Green Deal abbiamo vinto noi»

Tradito il voto di milioni di elettori che chiedevano il cambiamento e che ora subiranno le scelte scellerate degli estremisti verdi". È quanto si legge in una nota della Lega. (il Resto del Carlino)

All’uscita dall’Aula di Strasburgo dove i 720 eurodeputati hanno depositato la scheda del voto di fiducia su Ursula von der Leyen, i più sorridenti alla fine sono i Verdi. Terry Reintke e Bas Eickhout, i due co-presidenti del gruppo ecologista, si presentano ai cronisti con l’aria di chi è riuscito a entrare a una festa a cui all’inizio non era stato invitato. (Open)

Ma la sua riconferma è avvenuta senza il sostegno di Fratelli d'Italia, che ha votato contro. «Il nostro no conferma la nostra coerenza - spiega Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera - La strada maestra da percorrere, l'unica che avrebbe correttamente interpretato il voto che i popoli europei hanno espresso a giugno, era quella che avrebbe garantito una svolta rispetto al programma della prima legislatura di Von der Leyen». (ilmessaggero.it)