Hamilton, Ben Sulayem è razzista La solita ipocrisia della FIA

XPB ImagesAllora, da dove cominciamo. C'è un presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile che lavora sodo, si impegna, cerca di far crescere il motorsport. Ma a volte capita che Mohammed Ben Sulayem scivola su qualche chiazza di gasolio. Ricordate le plateali e ironiche contestazioni di Sebastian Vettel e Lewis Hamilton nel 2022, con il tedesco che girava con le mutandine sintetiche (vietate da un giorno all'altro) sopra la tuta e l'inglese che si era riempito di gioielli davanti alla minaccia di non farlo correre per due orecchini? Il tutto per ragioni di sicurezza, secondo la FIA (Italiaracing.net)

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Tra ali che flettono e mini-DRS che si aprono alle massime velocità, un nuovo problema è stato portato alla luce, questa volta dal presidente della Fia in persona Mohammed Ben Sulayem: l’uso, a detta sua spropositato, di parolacce ed espressioni volgari da parte dei piloti durante le comunicazioni radio con i propri muretti. (MOW)

Sport ora per ora (Sport Mediaset)

Hamilton: i rapper sono quasi tutti neri, c'è un elemento razziale nelle sue parole (FILES) Mercedes' British driver Lewis Hamilton... L'accusa: alla radio i piloti dicono troppe parolacce. (Virgilio)

Punizione storica che sa di beffa per Max Verstappen durante il GP di Singapore della Formula 1 2024: i commissari FIA lo condannano ai lavori di pubblica utilità per aver detto una parolaccia nel corso della conferenza stampa proprio mentre contestava il divieto di parolacce nei team radio proposto dal presidente della Federazione Internazionale Ben Sulayem. (Fanpage.it)

A dare una chiara indicazione in questo senso era stato il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, che in un’intervista concessa ad Autosport ha espresso il proprio disappunto. A tenere banco non è stato solo il caso della McLaren e della modifica all’ala posteriore di Baku, ma anche la linea tenuta dalla Federazione internazionale contro un linguaggio inappropriato. (OA Sport)

Giro di vite della F1 e della Fia sul linguaggio usato dai piloti. Il primo a farne le spese è il campione del mondo in carica, nell’ultimo periodo parecchio nervoso per i pessimi risultati. Max Verstappen è stato infatti condannato ai servizi sociali per aver imprecato durante la conferenza stampa del giovedì a Singapore. (IlNapolista)