Contratti, medici di famiglia pronti allo sciopero: “Abbiamo bisogno di risposte concrete”

"In assenza di risposte concrete, che devono arrivare soprattutto a tutela della salute dei cittadini, dallo stato di agitazione saremo pronti a dichiarare lo sciopero" - ha dichiarato il segretario dei medici di famiglia, Silvestro Scotti. Stato di agitazione e minaccia di sciopero, questa la posizione dei medici della Fimmg. La protesta, nasce per il ritardo della definizione dell’atto di indirizzo, fatto necessario per la successiva firma dell’accordo collettivo nazionale del biennio 22-24. (Quotidiano di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

assenza di risposte concrete, che devono arrivare soprattutto risorse aggiuntive dedicate all'assistenza territoriale. "In (Tuttosport)

Ma alcune aree presentano problemi specifici, che non possono prescindere da una riorganizzazione della struttura territoriale della salute che non si basi esclusivamente sugli ospedali come luoghi di cura, ma sull’assistenza diffusa, considerando le peculiarità del territorio, come nei casi di Puglia e Basilicata, analizzate nel Congresso interregionale dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), che si tiene il 4-5 ottobre a Bisceglie. (Potenza News )

La riduzione e la graduale scomparsa dei medici di medicina generale dai territori, senza adeguate contromisure, è “una strage di stato”. Lo dice senza mezzi termini il segretario della Fimmg, Silvestro Scotti, nel corso del suo intervento all’82esimo congresso del Federazione italiana dei medici di medicina generale, in corso a Cagliari. (altovicentinonline.it)

Medici famiglia in stato di agitazione, Fimmg 'pronti a sciopero'

Scotti: La pazienza dei medici di famiglia sta finendo, siamo pronti allo stato di agitazione e allo sciopero I medici di famiglia sono stanchi e sono ormai da tempo "in forte sofferenza. Siamo pronti ad applicare le prerogative sindacali, dallo stato di agitazione allo sciopero, facendo capire ai nostri pazienti che è in gioco non un interesse di parte, ma la salvaguardia di un diritto collettivo costituzionale che dia un futuro: a noi, ai nostri pazienti, al nostro Ssn e ai giovani che hanno partecipato al concorso per diventare medici di famiglia". (- DottNet)

La medicina generale sul piede di guerra. Alla base della decisione, paventata già nelle scorse settimane, "l’inaccettabile ritardo sulla definizione dell’atto di indirizzo, indispensabile per arrivare poi alla firma dell'Accordo collettivo nazionale 2022-2024, ma anche l’assenza di risorse aggiuntive per il raggiungimento di obiettivi di politica sanitaria in riferimento ad un’assistenza di prossimità". (TuttOggi)

, ma anche l’assenza di risorse aggiuntive per il raggiungimento di obiettivi di politica sanitaria in riferimento ad un’assistenza di prossimità". (Tiscali Notizie)