Hezbollah risponde ai raid di Tel Aviv: 150 razzi verso il nord di Israele. Borrell a Beirut: “Il Libano è sull’orlo del collasso”
Da mezzanotte in poi Hezbollah ha lanciato 150 razzi verso l’area di Tel Aviv e il nord di Israele. Secondo i soccorritori, cinque persone sono rimaste ferite nell’attacco avvenuto intorno alle 13,30 (ora israeliana) nella zona centrale del Paese. Hezbollah annuncia di aver lanciato missili e droni verso un “obiettivo militare” a Tel Aviv. Afferma inoltre di aver lanciato droni su una base navale nel sud di Israele. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Al centro della discussione ci sarà la libertà d'azione dell'Idf nella zona di confine tra Siria e Libano. Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan, che l'accordo per la tregua in Libano "è chiuso". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
"L'esecutivo israeliano ha approvato oggi una proposta del ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi che impone a qualsiasi ente finanziato dal governo di astenersi dal comunicare con 'Haaretz' o dal pubblicare annunci pubblicitari sul giornale. (Sky Tg24 )
Un confronto in cui l’Iran, per bocca dell’inviato speciale di fatto, ha dovuto spiegare all’organizzazione terroristica sciita libanese che non c’era più alcuna possibilità di continuare una guerra persa. (ilmessaggero.it)
In serata il ministro dell’Istruzione libanese Abbas Halabi ha annunciato in un comunicato “la sospensione dell’insegnamento in presenza” nelle scuole, negli istituti tecnici e negli istituti privati di istruzione superiore a Beirut e in alcune parti dei vicini distretti di Metn, Baabda e Shouf. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan che l'accordo per la tregua in Libano «è chiuso». Tuttavia, il media libanese Lbci cita un commento del mediatore americano Amos Hochstein secondo il quale le notizie sul via libera che sarebbe stato dato da Israele «non sono accurate». (La Stampa)
L’obiettivo è quello di presentare la tregua non come un “compromesso”, ma come vantaggiosa per Israele, riferisce Kan. (il Giornale)