Lega: pm in richiesta archiviazione Metropol, 'verosimile Salvini sapesse ma no elementi'

Milano, 17 gen. Da alcune intercettazioni inserite nella richiesta di archiviazione dell'inchiesta Metropol la procura di Milano arriva alla conclusione che l'attuale ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, all'epoca dell'indagine vicepremier, "fosse a conoscenza delle trattative portate avanti" da Gianluca Savoini, fondatore dell'associazione Lombardia-Russia, dall'avvocato d'affari Gianluca Meranda e dall'ex bancario Francesco Vannucci "volte ad assicurare importanti flussi finanziari al partito, e del resto appare irragionevole ipotizzare che operazioni di tale portata potessero condursi senza un avallo dei vertici politici". (La Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Finisce così in niente la strombazzatissima inchiesta sulla Lega che per tre anni ha tenuto sulla corda i dirigenti di via Bellerio. C'era molto fumo ma non si è trovato l'arrosto. (ilGiornale.it)

Il 16 luglio 2018, l’ex portavoce di Matteo Salvini, Gianluca Savoini, rientrato da un viaggio in Russia durante il quale ha partecipato con il leader della Lega, allora ministro dell’Interno, a un incontro con l’omologo russo Vladimir Kolokoltsev, ne parla con Francesco Vannucci, il quale riferisce tutto a Gianluca Meranda. (Il Fatto Quotidiano)

E' la tesi, che non ha trovato riscontri, della procura di Milano che dopo tre anni e mezzo ha chiesto l'archiviazione per Gianluca Savoini, fondatore dell'associazione Lombardia-Russia ed ex portavoce del ministro e segretario della Lega Matteo Salvini, per l'avvocato d'affari Gianluca Meranda (figura di "significative ambiguità") e per l'ex bancario Francesco Vannucci, indagati per corruzione internazionale per l'affare russo dell'hotel Metropol. (La Sicilia)

Riccardo Molinari, presidente dei deputati leghisti, a tutto campo sull'archiviazione del caso dei presunti, e a questo punto mai pervenuti, fondi russi alla Lega. "Abbiamo aspettato i tempi della Giustizia, ora apprendiamo che ci sarà una richiesta di archiviazione. (ilGiornale.it)

Vannucci: “La sera c’è stata […] (Il Fatto Quotidiano)

E tutto finì in una bolla di sapone. La bufala, sapientemente costruita dai soliti giornali d’inchiesta di sinistra (vera e propria “macchina del fango”), è stata in questi anni una formidabile arma di lotta politica nelle mani dei leader di quella parte politica, che l’hanno cinicamente usata contro Matteo Salvini e il suo partito, presentati come corrotti e servi di potenze straniere. (Nicola Porro)