Banche centrali e mercati azionari

Il calo dell’inflazione sta proseguendo e la Banca centrale europea ieri ha dunque deciso di tagliare di 0,25 punti i tassi di riferimento dell’area euro. Ora crescono le aspettative su altre banche centrali, tra le quali l’americana Fed e la svizzera BNS, che potrebbero a breve pure tagliare i rispettivi tassi di interesse. Questo trend di riduzione del costo del denaro continuerà ad essere un supporto di rilievo per i mercati azionari? E quali riflessi avrà sulle valute maggiori questa nuova geografia dei tassi? (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre testate

Che la Federal Reserve mercoledì 18 settembre tagli i tassi di interesse americani, attualmente al 5,25,50%, è ormai scontato. (Corriere della Sera)

S&P 100 Dow Jones (LA STAMPA Finanza)

Gli scenari cambiano velocemente in questi giorni sui mercati azionari, come i cieli di fine estate sul Belpaese e la pioggia di notizie caduta nella notte – relativa a una Fed più colomba di quanto ipotizzato fin qui – è stata un buon fertilizzante per i listini europei. (FIRSTonline)

Tassi, chi accelera sui tagli tra Fed e Bce? Le banche centrali fanno i conti con i rischi sul pil

Eppure ieri, nonostante l'allentamento da un quarto di punto deciso giovedì scorso dalla Bce, l'euro è risalito nei confronti del dollaro fino a quota 1,1081. Una regola basica prevede che, a fronte di un taglio dei tassi, la moneta di riferimento si deprezzi. (il Giornale)

Un taglio dei tassi da parte della Fed è dato per scontato dagli analisti, ma sull'entità della riduzione ci sono dubbi. (Corriere del Ticino)

La Bce ha iniziato il ciclo di tagli con due riduzioni dei tassi di 25 punti base, una a giugno e una il 12 settembre. La Fed non si è ancora mossa ma tra pochi giorni, il 18 settembre, potrebbe raggiungere Francoforte in una sola seduta. (Milano Finanza)