MotoGp Giappone: Acosta cade, Bagnaia vince la Sprint

Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) vince la Sprint Race del Gran Premio del Giappone, disputata sullo storico tracciato di Motegi. Il pilota campione del mondo ha saputo approfittare della caduta a quattro giri dal termine di Pedro Acosta, fino a quel momento in testa con margine. Bagnaia recupera così qualche punticino in classifica su Martin, riducendo il gap a 15 punti. Il podio di giornata viene completato da Enea Bastianini (Ducati Lenovo), al secondo posto, e da Marc Marquez (Ducati Gresini), al terzo. (Gazzetta di Parma)

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Sul podio a Motegi salgono anche Enea Bastianini e Marc Marquez, giunti a brevissima distanza da … Questa vittoria consente al campione in carica MotoGP di portarsi da 21 a 15 punti di distacco da Jorge Martin, scattato 11° in griglia e arrivato 4° al traguardo. (Corse di Moto)

Sesto Franco Morbidelli (Ducati Prima Pramac), settimo Fabio Di Giannantonio (Ducati Pertamina VR46) e ottavo Marco Bezzecchi (Ducati Pertamina VR46). Quarto tempo per Enea Bastianini piazzatosi davanti a Brad Binder (Ktm), il più veloce ieri nella Practice. (Quotidiano Sportivo)

KO per una scivolata a terra dopo due terzi di gara di Pedro Acosta che partiva da una straordinaria pole position e - infilato da Bagnaia al semaforo - si era preso la testa della corsa con un sorpasso-capolavoro. (Sport Mediaset)

A Motegi l'enigma di Pecco Bagnaia: sta ingannando tutti o vincere la Sprint non gli è sembrato vero? Lui dice: "Il cielo giocciolava..."

PAGELLE SPRINT GIAPPONE MOTOGP (OA Sport)

Accendendo la televisione e guardando solamente i dodici giri della Sprint di Motegi, in tanti accompagnerebbero "Pecco Bagnaia ha vinto" con una proposizione avversativa. Tipo? "Ha vinto ma non può stare tranquillo", oppure "ha vinto sì, ma che fatica". (MOW)

E che, forse, farà venire pure qualche pensiero in più alla Ducati che a fine stagione lo vedrà fare i bagagli per accasarsi in KTM. Se Enea Bastianini li giocasse al Lotto e vincesse non avrebbe il sorriso che ha avuto oggi dopo la Sprint di Motegi dove, appunto, alle curve Nove, Dieci e Undici ha firmato un capolavoro che probabilmente resterà nella storia delle corse. (MOW)