Marisa Paredes, morta a 78 anni l'attrice e musa di Almodovar. Penelope Cruz: «Ci lasci troppo presto»

«È morta a 78 anni l'attrice Marisa Paredes. È stata presidente dell'Accademia del Cinema e ha ricevuto il Goya di onore nel 2018». Con questo messaggio postato su X l'Accademia spagnola del Cinema ha dato notizia della scomparsa di Marisa Paredes, grande interprete e musa del regista Pedro Almodovar. L'attrice è morta all'alba nell'ospedale madrileno Fondazione Jimenez Diaz, dove era giunta al pronto soccorso con il suo compagno, l'ex direttore della Filmoteca spagnola, Chema Prado, per un problema alle coronarie. (ilmessaggero.it)

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Nella sua carriera durata ben 60 anni ha recitato in moltissime pellicole ed è stata anche Presidente dell'Accademia del Cinema e Goya di onore nel 2018. Il mondo del cinema è in lutto. (La Gazzetta dello Sport)

Paredes debutta su un set a 14 anni, sempre giovanissima passa al teatro, recitando Ibsen, Camus, Cecov e Shakespeare: nell’80 con Opera prima di Trueba è già una star. (Corriere della Sera)

È morta a 78 anni Marisa Parades, musa di Pedro Almodóvar. Con lui ha girato L’indiscreto fascino del peccato (1983), Tacchi a spillo (1991), Tutto su mia madre (1999), Parla con lei (2002) e La pelle che abito (2011). (Rolling Stone Italia)

Addio a Marisa Paredes, la musa di Pedro Almodóvar

Chema Prado, suo compagno negli ultimi 40 anni, piange Marisa Paredes, grande interprete e musa del regista Pedro Almodovar, morta all’improvviso a 78 anni. "È stato come risvegliarsi in un brutto sogno", ha dichiarato Almodovar. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"È morta a 78 anni l'attrice Marisa Paredes. In un messaggio su X, l'Accademia spagnola del Cinema ha annunciato la scomparsa della grande interprete e musa del regista Pedro Almodóvar. (Sky Tg24 )

Con il regista manchero Paredes aveva iniziato a lavorare nel periodo degli anni 80, con L’indiscreto fascino del peccato (1983), la cosiddetta età d’oro del cineasta spagnolo, in cui fece esplodere e consolidare l’ironia, l’eros, la carica distruttiva dei crismi borghesi, i colori sgargianti, il barocco di situazioni e sentimenti, la rottura del tabù dell’omosessualità. (Il Sole 24 ORE)