Addio al sindacalista Pietro Larizza, il ricordo dello storico Mario Saccà

Larizza, con il quale ci accomunava anche la militanza nel P.S.I.,diventò segretario aziendale succedendo a Sandro Pagliuchi, sindacalista e artista di razza.

Nella parte finale della sua carriera ebbe una breve parentesi come senatore in rappresentanza del collegio laziale.

Proseguì nella carriera venendo prima eletto Segretario della Camera Provinciale U.I.L.

Un ricordo particolare è legato ad un viaggio invernale in auto per partecipare ad un congresso della U. (CatanzaroInforma)

Ne parlano anche altre testate

Un grande — Giorgio Benvenuto (@giorgiobenvenut) March 1, 2021. Nella foto: da sinistra Larizza con gli allora segretari di Cisl e Cgil Sergio D’Antoni e Sergio Cofferati Addio a Pietro Larizza: era stato segretario della Uil in anni difficili, dal 1992 al 2000. (Il Fatto Quotidiano)

La Uil tutta «si stringe in doloroso silenzio al fianco della moglie e dei familiari e onora la memoria di uno dei Padri nobili dell'Organizzazione». E' morto Pietro Larizza, segretario generale della Uil dal 1992 al 2000. (La Stampa)

Larizza era nato a Reggio Calabria il 21 luglio del 1935 1 Marzo 2021 11:36. E’ morto Pietro Larizza: segretario generale della Uil dal 1992 al 2000, era nato a Reggio Calabria. E’ morto Pietro Larizza, segretario generale della Uil dal 1992 al 2000. (Stretto web)

"Desidero esprimere vicinanza e cordoglio ai familiari di Pietro Larizza e alla Uil, di cui è stato segretario generale in anni di grandi cambiamenti per la società italiana. Fu tra i protagonisti degli accordi interconfederali del 1993, che rilanciarono la politica della concertazione fra le parti sociali (Adnkronos)

Roma - È morto Pietro Larizza, segretario generale della Uil dal 1992 al 2000. Alle elezioni politiche del 2008 è stato candidato in Calabria e Lazio come capolista al Senato per il Partito Socialista (Il Lametino)

È morto Pietro Larizza, segretario generale della Uil dal 1992 al 2000. Larizza era nato a Reggio Calabria il 21 luglio del 1935 (Corriere della Calabria)